Cava di Durazzano. Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensiva della Moccia Spa

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AGGIORNAMENTO - La difesa della Moccia spa ha rinunciato alla sospensiva chiedendo al contempo la fissazione dell'udienza di merito che il collegio ha calendarizzato per il 13 gennaio prossimo. “La rinuncia alla sospensiva rappresenta un fatto positivo per noi resistenti in giudizio, perché dimostra come la parte appellante si sia resa conto che l'istanza cautelare avrebbe potuto essere disattesa non sussistendo nei fatti una situazione di urgenza tale da giustificarne l'accoglimento” – ha ulteriormente commentato Antonia Abbatiello. “L'udienza di questa mattina rappresentava un momento importante di tutta la vicenda. Ora attendiamo fiduciosi, ed ancora più determinati, il giudizio di merito convinti che le nostre ragioni alla fine prevarranno” – ha concluso Abbatiello. La presidente dell’associazione ‘Viviamo Durazzano’ ha anche sottolineato come la Moccia non possa legare la continuazione dell'attività del calcificio di Montesarchio e dunque il mantenimento dei livelli occupazionali all'apertura della cava di Durazzano. “Allo stato infatti questa non è l'unica ed irrinunciabile soluzione ai problemi della Moccia potendo diversamente reperire il materiale da impiegare nello stabilimento di Montesarchio”.

Era fissata per questa mattina l’udienza presso il Consiglio di Stato per decidere le sorti della cava di località Fossa delle Nevi a Durazzano. Da quanto si apprende, il Consiglio di Stato ha respinto in primo grado la richiesta di sospensione presentata dalla Moccia Spa contro la sentenza del Tar Campania dello scorso 7 marzo. Il tutto ora è rinviato a gennaio 2015. Già ieri, Antonia Abbatiello presidente dell’Associazione ‘Viviamo Durazzano’ si era dichiarata fiduciosa sull’esito della sentenza. “Ora dobbiamo solo attendere la fissazione del merito” – ha commentato a IlQuaderno.it Abbatiello.

Nella Melenzio



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