"Giorno del ricordo". Al Liceo Rummo il messaggio di Zandel: "I nazionalismi non portano a nulla"

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Vittime delle FoibeVittime delle Foibe

L'invito dello scrittore fiumano Diego Zandel agli studenti del Liceo Rummo: "Guardiamo al domani con gli occhi di oggi e l’esperienza di ieri".

Per oggi, 10 febbraio 2018, “Giorno del ricordo”, istituito con la legge 92 del 2004 in memoria della tragedia delle foibe alla fine della Seconda Guerra mondiale, gli studenti del Liceo Scientifico “G. Rummo” di Benevento, per iniziativa della dirigente scolastica Teresa Marchese, hanno approfondito questa pagina della vita nazionale ed hanno letto in Classe un messaggio dello scrittore fiumano Diego Zandel, recapitato grazie alla giornalista Enza Nunziato e del Circolo Manfredi. Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha patrocinato l'iniziativa e ne ha voluto sottolineare il significato storico, etico e civile complimentandosi vivamente con i promotori della stessa.

Zandel, scrittore e saggista, autore di numerose pubblicazioni apparse in diverse lingue, nato nel 1948, quindi nel pieno dell'esodo dalla Dalmazia e dall'Istria dei nostri connazionali cacciati dalle truppe del Maresciallo Tito, avendo ricevuto un invito dalla giornalista Nunziato, ha aderito subito all'iniziativa formativa scolastica inviando un messaggio.

«GIORNO DEL RICORDO: Vorrei che il Giorno del Ricordo non riguardasse solo i profughi e, per la parte del comune passato, pur nel destino o nelle scelte diverse, i rimasti, ma anche i croati e gli sloveni di oggi, che non sono responsabili dei fatti di ieri nei confronti degli italiani, così come gli italiani di oggi non sono responsabili nei loro confronti dei misfatti degli italiani di ieri. Dico ai profughi, ai rimasti, ai croati, agli sloveni: guardiamo al domani con gli occhi di oggi e l’esperienza di ieri. E l’esperienza, la storia, dice a tutti che i vari nazionalismi non portano a nulla se non a divisioni, a guerre, ostilità, muri, confini, con tutto il corollario di odi, morti, separazione. Vogliamo vivere insieme!Diego Zandel», ha scritto Zandel.

Lo stesso messaggio Zandel lo ha trascritto in lingua croata, slovena e spagnola. Il Presidente Ricci, commentandolo, ha dichiarato: “Si tratta di un testo nobile e profondo che sottoscrivo. Esso coglie in pieno lo spirito e la lettera del pressante ed elevato appello del Presidente Sergio Mattarella, il quale, ricordando le terribili vicende di quegli anni, ha ammonito sui rischi dei nazionalismi, dei totalitarismi e della violenza ideologica ed invitato a perseguire una prospettiva di pace, di crescita comune, nella democrazia e nella libertà”. Ricci ha così concluso: “Il significato profondo di piccoli-grandi gesti, come quelli promossi da Zandel, dalla dirigente Marchese, dalla giornalista Nunziato e dal Circolo Manfredi, si esaltano oggi più che mai, mentre è in pieno svolgimento una campagna elettorale, contrassegnata da fatti di cronaca terribili. I nostri ragazzi sapranno ben cogliere il valore di questi momenti della loro vita scolastica”.



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