"Operazione San Filippo", viticoltori costretti a pagare il pizzo per non subire danneggiamenti

12:48:31 10003 stampa questo articolo
Conferenza Stampa Operazione San Filippo. Procuratore Giovanni Conzo, il Comandate della Compagnia Provinciale dei Carabinieri Alessandro Puel e il capitano Francesco Ceccaroni comandante della Compagnia di Cerreto Sannita (a destra)Conferenza Stampa Operazione San Filippo. Procuratore Giovanni Conzo, il Comandate della Compagnia Provinciale dei Carabinieri Alessandro Puel e il capitano Francesco Ceccaroni comandante della Compagnia di Cerreto Sannita (a destra)

Il termine ultimo per il pagamento era quella del 26 maggio, la quota variava da 130 a 140 euro a moggio. 5 le persone arrestate.

L’hanno denominata “Operazione San Filippo” quella che i militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita hanno messo in atto questa mattina in Valle Telesina. Il nome deriva dal giorno ultimo, il 26 maggio ricorre San Filippo, indicato ai viticoltori taglieggiati per il “versamento” del dovuto – la quota variava da 130/140 euro a moggio – per stare tranquilli.

A coadiuvare i militari nell’operazione anche un elicottero del Nucleo di Pontecagnano e le unità Cinofile di Sarno. I Carabinieri, dunque, all’alba hanno eseguito su richiesta dei magistrati della Procura della Repubblica di Benevento un provvedimento di custodia cautelare in carcere per 5 persone tutte residenti in Valle Telesina tra i comuni di Solopaca, Castelvenere e Guardia Sanframondi. L’accusa, a vario titolo, è quella di estorsione, ricettazione e detenzione e porto di arma comune da sparo. In manette sono finit: Annibale Zotti Antonio Zotti, padre e figlio di 66 e 40 anni di Solopaca; Raffaele Cavaiuolo 57 anni di Solopaca; Giovanni Coletta 57 anni di Castelvenere; Guglielmo Labagnara 69 anni di Guardia Sanframondi. Gli indagati invece sono sei:  tre di Castelvenere (tra cui un padre ed un figlio), altri di Guardia Sanframondi, Solopaca e Piedimonte Matese.

Le indagini avviate nell’agosto del 2014 e protrattesi fino all’aprile 2016 hanno dunque fatto luce “sulle attività criminose – scrive la Procura – poste in essere da un gruppo stabile di persone, alcune delle quali già legale al disciolto gruppo criminale dei cosiddetti ‘solopachesi’ operante nei territori della Valle Telesina fino alla metà degli anni 2000”.

Tutto nasce dalle denunce, numerose, per danneggiamento sporte da imprenditori e proprietari agricoli della zona. Indagini dirette dai magistrati della locale Procura che “hanno dimostrato la presenza di un’attività estorsiva presente da tempo sul territorio e incentrata sulla principale realtà socio-economica della zona: la coltivazione delle viti”.

Dalle indagini è dunque emerso come, “gli imprenditori agricoli di Guardia Sanframondi, Solopaca, Castelvenere e Cerreto Sannita che rifiutavano il pagamento di tangenti per il servizio di ‘guardiania’ subivano consistenti danni economici tramite il taglio delle viti, incendi dolosi o il furto dell’attrezatura da lavoro”. Danneggiamento e mancati introiti che nei due anni di indagini gli inquirenti hanno quantificato in circa 300mila euro. Intoltre, 1400 le piante rubate e 2750 le viti danneggiate.

Nel corso dell’operazione sequestrato anche un fucile caccia, asportato da un’abitazione di Solopaca ed utilizzato dal sodalizio criminoso, 600 grammi di marijuana oltre all’arresto di tre persone in flagranza di furto.

Notizia correlata

Taglieggiavano gli imprenditori agricoli, operazione dei Carabinieri: 5 arresti in Valle Telesina



Articolo di Cronaca / Commenti