"Picchiato a scuola per alcuni adesivi". La denuncia dell'Assemblea Antifascista

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La denuncia dell'episodio è arrivata da parte dell'Assemblea Antifascista Beneventana. 

"Un gravissimo episodio". Viene definito così, dall'Assemblea Antifascista Beneventana quanto accaduto martedì 27 marzo all'interno di uno degli istituti superiori beneventani. I militanti antifascisti raccontano: "Due studenti, durante l'orario curriculare, hanno raggiunto un loro coetaneo all'interno di uno dei bagni dell'Istituto e sorprendendolo vigliaccamente alle spalle hanno cominciato, dopo averlo strattonato e aggredito verbalmente a prenderlo a pugni in testa. Il motivo sarebbe la comparsa di alcuni adesivi antifascisti all'interno dell'istituto di cui i due aggressori addebitavano la 'paternità' alla vittima.Per l'aggredito, fortunatamente, solo alcune contusioni al volto e alla testa".


E sottolineano: "Ciò che preoccupa è che gli aggressori non abbiano avuto remore ad agire tale violenza pubblicamente, probabilmente consapevoli dell'impunità e della legittimità che sembrano ormai essere garantite nell'ultimo periodo in Italia alle formazioni neofasciste. Uno dei due aggressori, quello più 'fomentato' dall'impresa, si era già reso protagonista dell'aggressione a suon di calci e bastonate avvenuta solo qualche settimana fa nei pressi dell'Ospedale Civile ai danni di un altro giovane, colpevole di aver contestato in strada la presenza dell'organizzazione neofascista Casapound”.

Secondo l'Assemblea Antifascista: "L'episodio si somma a quello altrettanto grave verificatosi solo 24 ore dopo una manifestazione di un'altra organizzazione neofascista, 'Forza Nuova', in cui tre balordi, uno dei quali esibisce sui social fotografie con lo stragista nero Roberto Fiore, avevano aggredito nei pressi di via Napoli un migrante che stava rientrando nel centro di accoglienza cui era assegnato, arrivando a colpirlo con mattonate in testa".

E continuano: "Denunciamo con sdegno le responsabilità e le coperture politiche garantite a questi fatti e a questi figuri da parte di settori della stampa locale, ma soprattutto da parte delle Istituzioni territoriali, Prefettura, Questura, Amministrazione Comunale, che a vario titolo hanno operato per minimizzare quelle che sono vere e proprio violenze squadriste che stanno pericolosamente legittimando il dilagare dell'odiosa ideologia fascista soprattutto tra giovani che vivono esclusione, ignoranza e degrado culturale. La violenza che storicamente contraddistingue i metodi delle squadracce fasciste non troverà da parte nostra alcuna agibilità".

E concludono: "Siamo consapevoli che solo la costruzione di percorsi solidali, unitamente al contrasto attivo e determinato della presenza fascista in strada, possano fungere da motore per arginare queste deprecabili violenze e allo stesso tempo costruire una società che sia realmente equa e giusta.
Forte è il pugno che si abbatte sul fascismo".



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