"Tentata concussione e voto di scambio", avviso di garanzia per De Caro che si difende

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Il sottosegretario Umberto Del Basso De CaroIl sottosegretario Umberto Del Basso De Caro

Il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro: “Conservo, intatta, la mia serenità nella certezza di poter dimostrare la mia assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ipotizzata a mio carico, seppure nella forma del tentativo".

È di “tentata concussione” l’ipotesi di reato contestata ad Umberto Del Basso De Caro sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti del governo Gentiloni. L’esponente del Partito Democratico ha ricevuto, infatti, un avviso di garanzia firmato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal sostituto Francesca Saccone. La tentata concussione, sulla quale indagano i magistrati, riguarderebbe alcune presunte pressioni fatte all’ex manager dell’Azienda Sanitaria, Nicola Boccalone, affinché rimuovesse o trasferisse alcuni dirigenti che la dottoressa Ferraro riteneva a lei ostili. I fatti risalgono al 2013 – come ha spiegato lo stesso sottosegretario in una nota – fu la Squadra Mobile ad intercettare alcune dialoghi di cui ora bisognerà attestarne la validità.

Sulla vicenda è intervenuto lo stesso sottosegretario: “Ho ricevuto un'informazione di garanzia relativa ad un unico episodio verificatosi cinque anni or sono. La condotta contestatami è riferita esclusivamente ad un'intercettazione telefonica di conversazione intervenuta tra me e l'allora Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Benevento”.

Poi spiega: “Era il mattino del 27 febbraio del 2013 e, da poche ore, avevo appreso di essere stato eletto deputato al Parlamento. La trascrizione di quell'unica conversazione veniva ampiamente divulgata ed integralmente riportata sui quotidiani nazionali. In questo enorme arco temporale non sono mai stato sentito né sottoposto ad interrogatorio. Oggi, a fine legislatura, la questione si ripropone come un fiume carsico”.

Inoltre, sempre a De Caro, ma questa volta in concorso con la moglie Ida Ferraro, dirigente amministrativo dell’Ospedale Rummo, e Rita Cardone anch’essa dipendente dell’Azienda Ospedaliera, sarebbe stata contestata anche l’ipotesi di voto di scambio.

De Caro ha infine dichiarato: “Conservo, intatta, la mia serenità nella certezza di poter dimostrare la mia assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato ipotizzata a mio carico, seppure nella forma del tentativo. Rinnovo, senza alcun esercizio di ipocrisia, il mio profondo rispetto per l'operato della Magistratura inquirente alla quale chiederò, come è mio diritto, di essere finalmente posto nella condizione di chiarire la mia posizione”.



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