"Una riflessione sul Patto di Fiume", ne discute l'Associazione impegno civico

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Filippo Bencardino e Giovanni ZarroFilippo Bencardino e Giovanni Zarro

L’ambiente è tema centrale della vita della società. Lo è con il suo corredo di eventi sorprendenti, taluni assai gravi, collegati al cambiamento climatico e gli eventi negativi che producono. La bomba d’acqua abbattutasi su Benevento e provincia il 15 ottobre 2016, ne è una riprova. 

Una riflessione sul Patto di Fiume è il focus dell'incontro dell'Associazione culturale Impegno civico, in programma venerdì 26 maggio alle ore 17.00 presso il Palazzo del Volontariato. Relazioneranno la dottoressa Dora Costantini, Francesco Maturi e Giuseppe Speranzi.

L’Ambiente è anche il territorio, il paesaggio! E molto altro, ancora. E’ anche acqua, fiumi. Le loro potenzialità e gli impacci che da essi originano. Ecco il focus di venerdì 26, maggio, indetto dall’Associazione culturale Impegno civico, sui fiumi di Benevento. Sul Sabato e sul Calore. I fiumi sono stati e sono la storia di Benevento. La sua vita, le sue fortune. Hanno causato anche lutti. Atroci. Per questo restano nella memoria dei concittadini come Giano bifronte. Da un lato le potenzialità di vita e di crescita economica dall’altro quella di morte e di disastri.

Giovanni Zarro e Filippo Bencardino, le due anime dell'associazione, spiegano che "La città deve 'riappropriarsi' dei suoi fiumi per riprendersi la sua vita e la sua storia e volgerla in positivo. Quali le piste? Da dove partire? Innanzitutto dalla leggenda, dalla favola! Il noce di Benevento, le streghe, il Sabba, Ma anche dalle preesistenze storiche ed archeologiche. E dall’esigenza della loro valorizzazione. Per vautare un’azione decisa per aggredire e risolvere i problemi connessi all’inquinamento, ed al cambiamento climatico. Ed ancora, i problemi connessi alla cura della sua funzione turistica, di svago, di tempo libero. Declinate queste attività anche per i risvolti di arricchimento estetico ed urbanistico della città".

"Ancora" - aggiungono - "declinate le attività legate al Sabato e al Calore per l’evidenza e la cura della funzione sportiva che è possibile ed utile raccordare ai fiumi. La pesca. Solo? O anche canottaggio o anche pallanuoto? C’è poi la questione Pantano. Un problema irrisolto da anni. Ci sono stati molti errori nella gestione della crescita di quella contrada. Degli Amministratori pubblici e dei privati cittadini. Ora, va messa in sicurezza".

Tutti questi elementi sono le linee portanti di una idea progettuale, promossa e curata dall’Associazione culturale Impegno Civico. In sinergia con le risorse che spontaneamente verranno dalla città. Dai suoi corpi territoriali e sociali e dai singoli cittadini. Nella fase attuale essi si pongono come spunto, come ragionamento e causa di un dibattito utile per delineare e definire il progetto. Idoneo ad essere speso come programma complesso a servizio dello sviluppo della città. E, soprattutto, della messa in sicurezza di Pantano. E capace di attingere ai fondi strutturali europei. Ed avere la carica giusta per spingere per la sua implementazione. Con caparbietà. Una lunga marcia incomincia con un piccolo passo.
 



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