91esimo. Brini: 'Abbiamo smesso di giocare troppo presto, le gare vanno chiuse prima'

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Al Vigorito, il Benevento batte 2-0 con reti di Alfageme e Melara un piccolo Foggia e si mantiene agganciato al treno delle prime. Il primato in classifica è condiviso ancora una volta con Salernitana, Lupa Roma e Catanzaro tutte a 10 punti. I satanelli ci provano subito: pericolosissimo su calcio d’angolo è Iemmello ma Piscitelli prima e Lucioni poi sbrogliano la situazione. Al 3’ il Benevento reclama un calcio di rigore con Marotta per un tocco di mano in area. Al 7’ Cerbo atterra Melara, sul conseguente calcio di punizione è bravo Narciso che di pugno in uscita riesce a sventare la conclusione a botta sicura di Eusepi. Passano esattamente tre minuti ed ecco arrivare il vantaggio: Alfageme è pronto nello sfruttare una grandissima ingenuità di Narciso. Il numero 1 pugliese infatti nel tentativo di bloccare il cross sballato di Celjak rimette il pallone in gioco proprio sui piedi dell’argentino che a volo da posizione defilata insacca nel sette. Il Foggia è frastornato ma Agnelli (ex Benevento) prova a dare fiducia ai suoi e prova la rasoiata dalla distanza, il suo tiro però vola alto sulla traversa. Al 18’ ecco il raddoppio del Benevento: Marotta in veste di direttore da cowboy conduce una cavalcata sfrenata per oltre 40 metri e arrivato sulla tre quarti cede il pallone a destra per l’accorrente Melara che batte con un tocco sotto un Narciso in uscita disperata. Dopo il goal del 2-0 il Foggia parafrasando Battiato “sventola bandiera bianca” ed è veramente episodica l’azione di Iemmello che al 39’ prova a conquistare in vano qualcosa di più di un semplice calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner il Foggia protesta per un presunto fallo su Loiacono ma il signor Marini non è dello stesso avviso e – giustamente - lascia proseguire il gioco. Il primo tempo si chiude quindi dopo un solo minuto di recupero con il Benevento proiettato in avanti. Devastante l’approccio al match degli uomini di Brini che questa volta non steccano mandando letteralmente in tilt un fragilissimo Foggia.
Il secondo tempo a tratti è di una noia mortale, perché il Benevento prova ad amministrare il vantaggio ed il Foggia sembra non avere nemmeno la forza di reagire. Al 51’ però è Iemmello (il migliore dei suoi) a provarci dalla distanza, ma Lucioni devia in angolo. Corner dalla destra e Gigliotti è bravo a sfruttare lo spiovente calciando al volo di prima intenzione, altrettanto bravo è Vitiello che va ad immolarsi mettendo il corpo sulla traiettoria e concedendo così solo un altro calcio dalla bandierina. Dopo forse l’unica vera palla goal creata dai satanelli è Pezzi (vedi Lucioni a Torre Annunziata) che si propone in avanti palla al piede. L’esterno atterrato sulla tre quarti da Sicurella, non riesce però ad essere concreto e tutto sfuma. Il Benevento controlla senza fatica ed il Foggia prova, con poche idee a dire il vero, a riaprire la gara. Cavallaro ingaggia un buon duello con Lucioni poi vinto dall’ex Reggina e sul corner ci prova ancora Gigliotti ma la palla finisce abbondantemente alla sinistra della porta difesa da Piscitelli. Brini a questo punto decide d’inserire Agyei al posto di Marotta e passare ad un più equilibrato e tonico 4-3-3, con Eusepi unica punta supportato da Melara e Alfageme e con Doninelli protetto da Vitiello ed appunto Agyei. Al 69’ è ancora Cavallaro a provarci e questa volta su punizione da oltre 30 metri, Il bolide è insidioso ma Piscitelli seppur con qualche difficoltà riesce a sventare. Agyei entra bene in partita e al 77’ ruba un buon pallone che arriva a Doninelli: lancio per Campagnacci, il cross dell’ex Reggina è pronto per essere sfruttato da Alfageme che viene però anticipato da Gigliotti. Il tecnico del Benevento all’81 fa esordire anche il neo acquisto Fabio Mazzeo che dopo appena trenta secondi lascia intravedere subito tutta la sua classe con un delizioso tocco di petto. Il cross basso di Alfageme però è sprecato da Campagnacci che spara altissimo. L’ultimo sussulto lo regala il Foggia all’ 87’ ma il giovane Piscitelli dice letteralmente di no a Cavallaro mantenendo così inviolata la propria porta.
Finisce dunque qui la partita anche se nei 4’ di recupero non succede più nulla. Seconda frazione che premia per cuore e volontà la squadra di Brescia (De Zerbi è privo del patentino). Il Foggia infatti scende in campo sicuramente con uno spirito diverso, ma non riesce comunque ad incidere sull’inerzia della gara. Il Benevento finalmente convince anche sul piano fisico anche se alla fine si limita a gestire il vantaggio e a ripartire in rare occasioni. Buono anche l’esordio del nuovo acquisto Mazzeo, che di sicuro mercoledì ad Aprilia (Lt) con la Lupa Roma vorrà ritagliarsi uno spazio maggiore anche in vista della vicinanza del match che vedrà ancora una volta impegnati i giallorossi al Vigorito sabato 27 nell’anticipo pomeridiano affrontare il Martina Franca.

91ESIMO
“Le partite vanno chiuse - esordisce un critico Fabio Brini - abbiamo fatto quello che si doveva e le reti sono frutto di un lavoro non casuale. Abbiamo smesso di giocare sul doppio vantaggio credevamo di aver già vinto e questo non mi è piaciuto affatto”. Polemizza il trainer marchigiano anche sulla composizione del calendario “non capisco, il calendario non lo capisco: giocheremo sempre con un giorno di riposo in meno e questo con il caldo di questi giorni è un aspetto che fa la differenza. A disposizione però ho comunque una rosa importante. Som lo abbiamo recuperato e verrà con noi, Mazzeo ci permette di avere più soluzioni lì davanti e come avete visto oggi il 4-3-3 e quindi l’inserimento di Agyei non è utopia. Ci serviva dinamismo per frenare gli ospiti e nessuno può dire che non sarà più riproponibile in futuro. Abbiamo fatto passai avanti anche sulla condizione ma non basta, dobbiamo continuare a lavorare”.
“Sono felice, ho calciato senza timore e senza pensarci. Ho pensato di esultare in maniera particolare per rispondere a Marotta, Eusepi e Scognamiglio che in settimana mi chiamavano Befana, è un omaggio anche alla strega. Questa è l’unica maglia per la quale avrei accettato di scendere di categoria e poi c’era Vitiello che è il migliore amico”. Parlando della partita l’argentino Alfageme ha dichiarato che “non abbiamo abbassato il ritmo per il caldo, ma dopo il due a zero ci siamo un po’ appiattiti. Dobbiamo cambiare atteggiamento, successe già a Ischia. Questa mentalità deve cambiare perché se ti fanno gol poi devi soffrire tutta la partita”. Sul girone: “Salernitana, Lecce, Casertana e Lupa Roma mi hanno sorpreso di più. Sarà un campionato difficile, ma siamo ancora all’inizio”.
“A sinistra non giocavo da una vita. Sono un destro naturale un po' di difficoltà l'ho avuta anche se in passato avevo già ricoperto quel ruolo. Dal trentesimo del primo tempo in poi – ha commentato Pezzi - ci siamo abbassati un po’ e abbiamo rifiatato, in fase di non possesso siamo scesi e potevamo attaccare in contropiede visto che loro ci davano tanto campo. La Lupa Roma? Non è quella squadra che ci aspettavamo ad inizio campionato, ma andremo là per fare una partita alla pari. Hanno i nostri stessi punti e non prenderemo la gara sottogamba”.
“Il Benevento è stato abbastanza cinico, all’inizio stavamo facendo noi la partita ed era il mio Foggia ad aver avuto il maggior numero di occasioni. È mancata la reazione alla squadra, anche se noi abbiamo continuato a giocare, ma purtroppo senza la giusta cattiveria. Ci aspettavamo un Benevento più aggressivo – ha commentato l’assenatore del Foggia Brescia - poi di solito cerchiamo di imporre il nostro gioco, ma i giallorossi ci hanno colpito al momento giusto. Noi non siamo candidati a vincere il campionato, ma abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio. Sarno purtroppo ha fatto pochi allenamenti, ma è un giocatore che ci tornerà utile”.

BENEVENTO (4-4-2): Piscitelli, Celjak, Lucioni, Scognamiglio, Pezzi, Vitiello, Doninelli, Melara(74’ Campagnacci), Alfageme, Marotta(66’ Agyei), Eusepi(81’ Mazzeo). A disp: Pane, Padella, Bassini, De Falco. ALL: Brini.
FOGGIA (4-3-3): Narciso, Bencivenga, Grea(75’ Curcio), Agnelli, Loiacono, Gigliotti, Cerbo, Sicurella(53’ Agostinone), Iemmello, Cavallaro, Leonetti(62’ Sarno). A disp: Micale, Altobelli, Potenza, Bollino. ALL: Brescia.
Artitro: Sig. Marini di Roma1.
Assistenti: Sig. Leonardo Camillucci di Macerata - Sig. Nello Grieco di Macerata.
NOTE
Ammoniti: 7’ Cerbo(F) 27’ Celjak(B), 43’ Agnelli (F), 52’ Sicurella (F), 60’ Marotta, 70’ Vitiello (B).
Marcatori: 10’ Alfageme, 18’ Melara,
Angoli: 8 a 4 per il Foggia.
Recupero: 1’pt, 4’st.
Spettatori: 3275 di cui 1770 abbonati.
LE PAGELLE
Piscitelli: 7 - Celjak: 6 – Lucioni: 6 – Scognamiglio: 6 – Pezzi:5.5 – Vitiello: 6 – Doninelli: 5,5 – Melara: 6,5 (Campagnacci: 5,5) – Alfageme: 6,5 – Marotta: 6 - ( Agyei: 5,5) – Eusepi: 6 - (Mazzeo: S.V.)

Michele Palmieri



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