91esimo. In terra laziale il miglior Benevento, ma occorre più concentrazione e cinismo

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A mente fredda analizzando il match di Aprilia, ci viene da dire che in terra laziale il Benevento ha offerto la sua prestazione migliore. Ciò non è bastato però agli uomini di Brini per portare a casa i tre punti. Dall’altra parte Cucciari ha disegnato una squadra arcigna compatta che gioca a memoria e che fa delle ripartenze il suo punto di forza. Pur in dieci e sotto di una rete, infatti, la Lupa Roma al contrario degli avversarsi non ha mollato ne un centimetro di campo ne sul piano mentale, dimostrando grande maturità. Il Benevento sul piano tecnico ha mostrato tutta la sua forza e ogni volta che attaccava dava l’impressione di poter far male. Ai giallorossi sono mancati cinismo e concentrazione. Sul rettangolo di gioco si sono visti buoni movimenti soprattutto nel primo tempo e soprattutto sugli esterni con Celjak che in alcune circostanze è apparso più propositivo e meno attento in fase copertura. Siamo andati in palla nella zona nevralgica del campo dove avevamo poca qualità e molta quantità. Insomma Palleggiavamo poco e impostavamo male. Agyei e Vitiello sono interditori ma non hanno i piedi capaci da riuscire a far partire l’azione. Marotta ed Eusepi ripiegavano spesso a prendere palla con Alfageme e Melara che a quel punto si ritrovavano a fare gli avanti, risultando poi i più pericolosi. Anche il rigore è arrivato in questo modo, con Eusepi – vedi anche i due tiri precedenti - che è andato a recuperare e proteggere la svirgolata di un Pezzi che anche oggi non è piaciuto affatto. C’è una domanda che dovrebbe nascere spontanea: perché pur giocando sugli esterni non si crea mai un cross da sfruttare? Brini in testa ha solo il 4-2-3-1 che è tanto dispendioso quanto l’adattato 4-2-4. Moduli che se non si è al top della condizione è difficile che ti lascino esprimere a grandi livelli. Eppure nel primo tempo il Benevento ci aveva provato fin da subito entrando in campo con agonismo come nell’avvio di match contro il Foggia. Al 4’ buon break di Vitiello che ruba palla e avvia come può il contropiede, Alfageme spreca tutto calciando in malo modo. Passano pochi minuti ed ecco che all’8’ Melara soffia palla a Celli e serve Agyei, la conclusione del Ghanese non è però degna di nota. Al 9’ la Lupa Roma prova a rispondere ma il cross di uno spento Moras è facile preda di Piscitelli. Minuto 12’: il Benevento sfiora il vantaggio con Marotta che su punizione manca d’un soffio l’incrocio dei palli della porta difesa da Rossini.
Al 23’ è buono lo schema che imbastisce Marotta su punizione: ‘job’ per Alfageme che liberissimo cicca clamorosamente. Al 28’ Scognamiglio in ritardo stende Tajarol al limite dell’area. Sulla palla va uno degli uomini più pericolosi della formazione di Cucciari ovvero Perrulli, ma l’esecuzione non è delle migliori.
33’ buona sull’out di destra la combinazione Eusepi – Melara, con quest’ultimo che prima accelera e poi prova il tiro. In questa circostanza è bravissimo a respingere Rossini, sulla respinta poi il tiro dalla distanza di Vitiello non è inguardabile. Si accende clamorosamente la partita. Pericolosa al 37’ la Lupa Roma: Moras serve Tajarol che con un numero d’alta scuola – protezione del pallone e tacco a servire Perrulli - ma Lucioni capisce e anticipa tutto. Alfageme questa volta fa tutto lui sfrutta il ribaltamento di gioco e anticipa in velocità Conson. Il tiro al volo finisce di pochissimo fuori, è il 38’ ed i sanniti vanno vicini ancora una volta al vantaggio. È un assedio e al 39’ ci prova Marotta, ma la sua conclusione sfiora la porta difesa da Rossini e si spegne sul palo si sostegno. Non c’è un attimo di respiro, le squadre sembrano già allungate e capaci di farsi male ad ogni singolo movimento errato. Al 40’ è la Lupa Roma che fa mettere i brividi ai giallorossi. Scambio corto Tajarol – Perrulli il tiro cross del fantasista romano è insidiosissimo ma Piscitelli è ancora una volta da santificare. Il primo tempo si conclude sullo 0 a0 dopo 2’ di recupero. Un Benevento che rischia pochissimo e che quando attacca è devastante. Le poche scorribande avversarie, portano tutte la firma di Perrulli, la Lupa Roma si accende se lui accende la manovra. Tanto equilibrio a centrocampo, il duo Agyei – Vitiello sembra reggere ma non riusciamo a controbattere in fase di palleggio.
Pronti via e dopo appena quattro minuti dal ritorno in campo si capisce che il secondo tempo sarà una sorta di battaglia su stile presa di Cassino e abbattimento della linea Gustav. Al 49’ Perrulli – sempre lui – salta prima Vitiello e poi il Celjak tentando la conclusione dal vertice sinistro dell’area. Il tiro è debole e si spegne sul fondo. Il Benevento sembra in affanno: al 52’ Melara si fa rubare palla da Pasqualoni che lancia Perrulli. Il contropiede dell’avanti arancione è velocissimo ma Lucioni salva tutto deviando in angolo la sua conclusione. I giallorossi non ci stanno e rispondono al 57’ con Eusepi che ci prova al volo dopo che con un movimento di corpo aveva smarrito Cascone, ma la sfera si spegne a pochi centimetri dal palo destro della porta difesa da Rossini. Un minuto dopo è Perrulli su punizione a sfiorare l’incrocio e al 59’ Benevento ancora pericoloso. Eusepi protegge e apre il gioco per Melara che perde il pallone. La sfera è recuperata da Celjak, il cross del croato è deviato però all’ultimo istante in angolo da Cascone. Minuto 64 Lupa Roma pericolosissima ancora con Perrulli che tira dalla distanza. Piscitelli questa volta non è impeccabile e sulla respinta è pronto Tajarol che viene anticipato e atterrato da Scognamiglio. I laziali invocano la massima penalità, ma il sig. lacagnina è di ben altro avviso. Arriva poco dopo la svolta. Pezzi sugli sviluppi di un corner svirgola il pallone, Eusepi si precipita a recuperarlo e a proteggerlo ma viene atterrato in area da Conson al momento del tiro. Lacagnina di Caltanissetta non ha dubbi: rosso a Conson e calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso Eusepi che spiazza Rossini. Al 70’ Benevento in vantaggio e laziali in dieci uomini. La Lupa Roma non abbassa il baricentro e permette alla truppa di Brini di continuare a proiettarsi in avanti. Al 78’ è Lucioni che di testa manda di poco alto mentre due minuti dopo ecco che il Benevento commette una grossa ingenuità difensiva. Punizione di Perrulli sponda di Testardi dormita colossale della difesa sannita e Cascone in mischia gira a rete il pallone del pareggio, battendo così l’incolpevole Piscitelli. All’80’ Lupa Roma 1 – Benevento 1. All’ 87 ci prova Mazzeo per i sanniti ma il tiro del neo entrato è tutt’altro che pericoloso. La partita è agli sgoccioli e per poco non arriva la doccia gelata. Minuto 91: Pezzi (inguardabile la sua prestazione) si lascia saltare da Testardi che tenta il tiro sulla respinta ci prova Tajarol ma Piscitelli è miracoloso. Poco dopo proprio sullo scadere è Perrulli che ci prova da lontanissimo: solo un brivido. Finisce
Dopo 4’ di recupero finisce qui la partita. Con il Benevento che nel secondo frangente della ripresa è apparso in netta difficoltà specialmente sull’out di sinistra, dove Pezzi e poi Campagnacci venivano puntualmente saltati. Un Benevento anche oggi dai due volti, che dopo il goal si è rilassato e ha permesso ai laziali in 10 per l’espulsione di Conson, di raggiungere il pareggio. Cucciari tecnico dei laziali ci ha provato fino alla fine a fare risultato. Ha tolto Moras al 20’ inserendo il terzo attaccante Malatesta e poi dopo il goal subito anche l’altro avanti Testardi. Gli arancioni dunque hanno provato in tutti i modi a rimediare costringendo Piscitelli - ancora una volta per gli interventi finali uno dei migliori in campo - agli straordinari. Inutile l’inserimento di De Falco a 2’ dalla fine forse Vitiello – stremato – doveva uscire prima. Quella di Aprilia oggi ha il sapore di una sconfitta per il modo in cui è arrivato il pareggio, ma di sicuro sul piano del gioco anche se non entusiasmante questa è stata la miglior prova offerta dal Benevento.

LE INTERVISTE.

Brini: La partita l'abbiamo fatta noi dall'inizio alla fine. Se avessimo sbloccato prima la partita e concretizzato le occasioni avute, ora parleremmo di altro. Troppi errori sotto porta ci è mancato il cinismo. Abbiamo giocato praticamente senza riposo e sul finire è prevalsa la stanchezza, la lucidità e l’attenzione. C’è amarezza perché non siamo riusciti a gestire il vantaggio e la superiorità numerica. Ho evitato il turnover perché lo staff medico mi aveva sincerato delle nostre condizioni fisiche. Non siamo al massimo della forma è vero, ma abbiamo disputato una buona gara, e siamo scesi in campo con un buon atteggiamento, meritavamo di vincere. 

Eusepi: Per me sono due punti persi. È stat una battaglia ma abbiamo dimostrato a tutti di che pasta siamo fatti. Fa male dirlo: ma siamo stati autolesionisti, ci siamo fatti male da soli. Perdere palla in quel modo poi.. Era evitabile, tutto evitabile è un peccato. La Lupa Roma è un ottima squadra, ma noi abbiamo qualcosa in più. Il fallo da rigore era netto, ora non dobbiamo abbatterci e col Martina l’imperativo è vincere.
Agyei: A mio avviso è mancata concentrazione. La superiorità numerica dovevamo sfruttarla e con più attenzione, in questo modo avremmo anche evitato gli errori. Nel Benevento non ci sono posti fissi, oggi ho giocato titolare io, domani toccherà a qualche altro. Non facciamo drammi, ci aiutiamo a vicenda e siamo tutti pronti a dare il massimo. Inutile ribadirlo, il campionato è duro ma noi rediamo nella promozione diretta. 
Michele Palmieri



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