A S. Marco dei Cavoti incontro della CM Fortore sul randagismo

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Le problematiche inerenti il fenomeno del randagismo non possono essere risolte a livello dei singoli comuni. La Comunità Montana del Fortore si proporrà di raccordare e favorire un consorzio dei comuni dell’area per un protocollo d’intesa con l’ASL ed il supporto del C.R.I.U.V. di Napoli per meglio gestire il fenomeno.
Tanti i sindaci ed amministratori presenti al seminario organizzato dalla Comunità Montana del Fortore a San Marco dei Cavoti sul tema “Gestione della Popolazione canina padronale e randagia” cui hanno partecipato anche il Direttore Amministrativo della ASL di Benevento Antonio Mennitto ed il Responsabile del C.R.I.U.V di Napoli Enzo Caputo.
Dopo i saluti del Presidente dell’Ente montano Zaccaria Spina, sindaco di Ginestra degli Schiavoni e del Presidente del Consiglio Generale Pierfranco Borrillo, sono intervenuti, per il Comune di Baselice Salvatore Brancaccio, vice presidente della Comunità Montana, per il Comune di Apice Pietro Carbone assessore, il sindaco di San Marco dei Cavoti Gianni Rossi, di Castelvetere Valfortore Luigino Iarossi, di San Giorgio la Molara Luigi Paragona, di Foiano Valfortore Michele Maffeo, il delegato di San Bartolomeo in Galdo Antonio Boffa, di Molinara Lucilla Cirocco, di Buonalbergo Antonio Di Matteo.
All’incontro hanno inoltre presenziato il Responsabile del Settore Agricoltura e Foreste Pietro Giallonardo ed il Responsabile del servizio Veterinario dell’ASL Fiorentino Sateriale. Molti sono stati gli spunti emersi e le scelte condivise. La forma consortile potrà raggruppare le forze in campo ed agire di concerto con l’ASL e con il coinvolgimento della Polizia Locale, della Sanità Privata e della cittadinanza. La prima azione che sarà messa in campo sarà rivolta alla formazione della Polizia Locale di tutti i paesi del comprensorio sulla specificità del tema. Contestualmente si studierà un protocollo d’intesa operativo con l’ASL con il supporto del C.R.I.U.V..
Si è inoltre parlato del ‘canile dinamico’ al posto del canile di ammasso e dell’armonizzazione dei comportamenti a livello regionale.
“Sono soddisfatto - ha affermato il Presidente della CMF Zaccaria Spina - dell’esito di questo primo incontro, perché abbiamo potuto interfacciarci con le strutture regionali su un tema che ci vede abbastanza impotenti se pensiamo di affrontarlo a livello di singolo comune. Anche se siamo consapevoli delle difficoltà che ci attendono, riteniamo di dover proseguire ad occuparci di una questione tanto sentita dai cittadini” – ha concluso Spina.



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