Abbate solidale con il sindaco di Castelvenere, per la questione immigrati

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Giulia AbbateGiulia Abbate

Il sindaco di Castelvenere, Alessandro Di Santo, e l'intero Consiglio comunale hanno esepresso la loro contrarietà alla decisione di allocare una struttura di accoglienza per circa 100 immigrati provenienti dal Nord Africa. Il nuovo arrivo dei profughi nel centro della Valle Telesina non era stato infatti comunicato al primo cittadino.

La presa di posizione degli amministratori di Castelvetere ha suscitato polemiche. Sulla questione è intevenuta anche Giulia Abbate, consigliere regionale uscente e candidata capolista del Pd per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania.
“Esprimo solidarietà al sindaco" – ha dichiarato Abbate - "decisione che rischia di incidere sull'equilibrio sociale di una cittadina rurale, ad alto valore paesaggistico".

“Fermo restando i doveri di accoglienza e solidarietà – ha commentato il consigliere - tuttavia le istituzioni locali, il comune di Castelvenere ed il contesto istituzionale della Valle Telesina, dovevano essere coinvolti in una decisione che, così come assunta, appare un colpo di mano. Il disappunto nasce non solo dal mancato coinvolgimento delle Istituzioni locali, destinatarie di misure prese altrove e neanche comunicate, ma anche dalla collocazione prescelta per gli sfortunati immigrati; collocazione che, ponendoli lontano e distanti dal tessuto cittadino, comprometterebbe in partenza un virtuoso percorso di integrazione e rispetto col medesimo. L'accoglienza richiede, infatti, un approfondimento di valutazione che non può che essere svolto insieme al Comune di destinazione. Esprimo la mia totale disponibilità a qualsiasi iniziativa che il Sindaco intenderà intraprendere per tutelare le buone pratiche istituzionali ed amministrative. Chiederò al Prefetto di aprire, laddove ce ne fossero le condizioni, un tavolo di concertazione per gestire nel migliore dei modi le legittime rimostranze espresse dai cittadini che mi sento di condividere in pieno”.



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