Abbate(PD). Cava a Durazzano: 'Uno sfregio al territorio'

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Giulia AbbateGiulia Abbate

“Ancora una volta il Sannio dovrà subire un’iniziativa contraria ai propri interessi”. È il commento del consigliere regionale uscente del Pd Giulia Abbate rispetto alla questione della cava a Durazzano.

“Uno sfregio al territorio – ha aggiunto – commesso dalla Giunta regionale Caldaro aggravato dall’errore di non aver consultato preventivamente gli enti locali interessati e i cittadini che, contro la realizzazione della cava, avevano fatto opposizione portando le proprie argomentazioni dinnanzi alla giustizia amministrativa. Un ricorso che era stato accolto, in prima istanza dal TAR e poi, in queste ultime ore, sconfessato dal Consiglio di Stato”.

“Dunque - ha continuato Abbate – laddove vi fosse il parere favorevole da parte del Genio civile di Benevento, la società Cementi Moccia avrebbe il via libera per realizzare la cava in località Fossa delle Nevi, nel territorio durazzanese al confine però con i comuni di Sant’Agata de’ Goti, Moiano, Arienzo, Cervino e Santa Maria a Vico. Un’area a ridosso del cento abitato, a forte rischio idrogeologico e il cui terreno, secondo studi recenti, è composto da numerosi minerali pesanti. Insomma, l’ennesimo caso in cui il governo Caldaro ha fatto prevalere l’interesse privato, ai danni di quello pubblico facendo leva su un eccesso di potere. Non bisogna dimenticare che il Genio civile aveva catalogato la zona come riservata, cioè da aggredire solo nel caso fosse insufficiente la quantità di calcare di calce a soddisfare il fabbisogno della provincia di Benevento. Un requisito che, anche secondo i Comitati che si sono opposti alla realizzazione della cava, non ricorrerebbe”.

“Quella stessa area – conclude il consigliere regionale uscente – era stata individuata dalle Amministrazioni comunali per un progetto volto alla realizzazione di parchi urbani, per lo sviluppo turistico. La cava bloccherebbe tutto. La decisione andrebbe rivista per l’incolumità della salute pubblica”.



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