Ad ElectroMadre anche il Conservatorio ‘Sala’

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Benevento - Conservatorio Statale di MusicaBenevento - Conservatorio Statale di Musica

La rassegna ElectroMadre, curata dall’associazione Progetto Sonora in collaborazione con Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / Museo d’Arte Contemporanea MADRE di Napoli, presenterà nelle sale del Museo, ad ingresso libero, giovani musicisti campani dei quattro Conservatori della regioneper quattro domeniche consecutive a partire dal 16 novembre fino al 7 dicembre.
Domenica 30 novembre sarà integralmente dedicata al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Gli studenti sonorizzeranno con proprie composizioni – acustiche, elettroniche, acusmatiche (cioè per nastro magnetico) – le opere e le sale del 1° piano del Museo d’Arte contemporaneo MADRE. Sarà un’occasione per vedere all’opera le intelligenze più vivaci del corso di Musica Elettronica.
La prima parte del concerto, dal titolo ‘Minimale non fa male…’ è curata dal Maestro Luigi Turaccio. Si tratta di una sfida “nella composizione”, giocata sul campo dell’economia dei materiali, realizzati mettendo in gioco un unico evento sonoro manipolato e reinventato attraverso l’elaborazione digitale. Dodici le composizioni acusmatiche, suddivise tra KorinRizzo “Movimetto”; Luca Martone “Ombrato”; Pietro Piscosquito “Introspettivo”; Korin Rizzo “Sunny”; Luca Martone “Provit”; Pietro Piscosquito “Codice rotto”; Korin Rizzo “Dialettico”; Luca Martone “All’ultimo momento”; Pietro Piscosquito “Boom conc-lettrico”; Korin Rizzo “Genesi”; Luca Martone “Secondo minore”; Pietro Piscosquito “Adagio”.
La seconda parte del progetto, intitolata ‘Flussi e mutazioni – estratti di matassa sonora, insiemi multilineari di natura diversa percorsi da processi in perenne disequilibrio’, è curata dal Maestro Giosuè Grassia. Il progetto prevede la realizzazione di “sculture sonore” con l’ausilio dei mezzi elettroacustici del Dipartimento di Nuove Tecnologie. “Gesti sonori” fondati sul concetto di “ec-ce-dèn-za” recepiti come materiali e decodificati come “residuo sonoro”. La base oggettuale di questi elementi è ricavata dal “rifiuto”, “dal nulla” ma, organizzata in sistema di rapporti reali inconsci, deve a questi due attributiil fatto di poter funzionare senza essere conosciuta o correttamente interpretata».



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