Affreschi Sabariani. "A 100 giorni dai primi annunci nulla si muove"

17:5:9 1860 stampa questo articolo
Affresco San Marco dei SabarianiAffresco San Marco dei Sabariani

Nuovo appello lanciato per salvare gli affreschi custoditi nella cripta di San Marco dei Sabariani a Benevento a 100 giorni dagli annunci da parte del sindaco Fausto Pepe.

“Nessuna delibera o determina, ad oggi, garantirà la messa in sicurezza, il restauro o la restituzione alla collettività degli affreschi del periodo longobardo, ‘custoditi’ sotto un coperchio che però, paradossalmente, ne sta causando lo sgretolamento. Infatti, come afferma lo stesso ufficio della Soprintendenza Belle arti e Paesaggio d'istanza a Benevento, sembra che la causa principale che porterà gli affreschi a sbriciolarsi sia la formazione di muffe e altre sostanze di origine vegetale: in assenza di una sufficiente areazione esse provocano, crescendo, delle crepe che distruggeranno il bene senza possibilità di recupero”.

A scriverlo sono Antonio De Capua studente dell’Università di Oxford e Alfredo Vittoria fondatore del gruppo Facebook “Sei di Benevento se…” che da tempo si batte per salvare gli affreschi custoditi nella cripta di San Marco dei Sabariani.

“Dai primi annunci fatti dal sindaco alla stampa, esattamente cento giorni fa – continuano De Capua e Vittoria - sembrava che il salvataggio fosse assicurato, grazie al provvidenziale intervento del prof. Federico Marazzi. Infatti, in seguito ai rilievi da lui effettuati sulla cripta, il comune ha colto l'opportunità di coinvolgere l'Università Suor Orsola Benincasa con il suo dipartimento di Scienze dei beni culturali, per avviare gli studi propedeutici all'elaborazione del progetto di recupero. Gli ultimi esami sulla cripta – precisano – risalgono all’ormai lontano 11 aprile: nel frattempo la vicenda non ha conosciuto alcuna evoluzione. Tutto questo sembra cozzare con un rinnovato riconoscimento dell’importanza dei beni culturali: un fenomeno che investe Benevento nello specifico, ma avviene nel frattempo anche in scala più vasta. Basti pensare ai fondi della Regione Campania destinati alle attività culturali, fra i quali figura proprio il patrimonio di età longobarda con la chiesa di Santa Sofia. O al fatto che il governo ha stanziato 150 milioni per il recupero dei beni culturali segnalati dai cittadini all’indirizzo email bellezza@governo.it”.

“Ma nei fatti – concludono – nonostante l’interessamento in prima linea del gruppo Facebook ‘Sei di Benevento se…’ e della Delegazione FAI Benevento; nonostante la petizione online sulla piattaforma change.org, ha superato 1100 firme; nonostante l’appoggio alla causa che ci è giunto da ogni dove ultima a darci il suo sostegno, in ordine di tempo, è la storica Elena Percivaldi; nonostante il gran numero di mail già inviate per segnalare la cripta al governo, le istituzioni non si accorgono che il nostro malato sta per spirare”.



Articolo di Associazionismo / Commenti