Benevento, agosto maledetto. La morte di Emanuele, il musicista che amava la natura

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foto tratta del profilo Fb di Emanuele Vicere'foto tratta del profilo Fb di Emanuele Vicere'

N.S. - L'assurda morte di Stefano De Lorenzo ad Ibiza, la notizia di un'altra tragica scomparsa, quella di Giuseppe Cangiano investito mentre era in moto in Cambogia. Ieri ci siamo trovati a dover raccontare, per la terza volta in pochissimi giorni, ancora una morte improvvisa e dolorosissima. Emanuele Vicerè, il 25enne di S.Angelo a Cupolo, nel primo pomeriggio di ieri ha deciso di farla finita impiccandosi in un casolare di campagna in via Carrera, nel vicino comune di S.Nicola Manfredi, di proprietà della famiglia della madre. A lanciare l'allarme è stata la fidanzata del 25enne che, nel primo pomeriggio di ieri, si era recata in via Carrera per chiamare il suo ragazzo. Attimi drammatici per la giovane che ha subito chiesto aiuto: i soccorsi sono arrivati ma Emanuele era già morto da tempo vanificando qualsiasi tentativo. Un gesto che ha lasciato di sasso chi lo conosceva, un pugno nel petto per amici e familiari (il padre, Michele Vicerè, è stato sindaco di S.Angelo a Cupolo). Emanuele era molto conosciuto in città e non solo: musicista apprezzato, uno dei punti di riferimento della Banda del Bukò, il travolgente gruppo musicale seguito non solo in città. Nessuno poteva mai aspettarsi da Emanuele un gesto simile: una vita, quella del 25enne, tutta musica e natura. Emanuele viveva così ed anche per questo motivo aveva deciso di rimettere in sesto quel casolare di via Carrera, scommettendo tutto sulla potenza della natura e dell'agricoltura biologica. L'amore per i cavalli e per la vita all'aria aperta, come testimoniano le foto del suo profilo Facebook, poi la passione sconfinata per la musica e in particolare per le percussioni, condivisa già da piccolo assieme al fratello Giampaolo. Tante collaborazioni musicali, tanti palchi dove Emanuele ha suonato: l'ultimo progetto, in ordine di tempo, è stato proprio quello della Banda del Bukò, gruppo che prende il nome da un locale di via Stanislao Bologna a Benevento, dove Emanuele e co. hanno tenuto le primissime prove. Un periodo felice per il gruppo: dopo la partecipazione a Riverberi Jazz di Luca Aquino, le tante serate in giro per il Sannio e non solo. Lo scorso weekend Emanuele e la 'Banda' avevano suonato per tre giorni alle 'Notti dell'Aspide', conosciuto festival musicale che si tiene ogni anno a Roccadaspide (Salerno). Stanchi ma felici, i ragazzi hanno nuovamente preso gli strumenti in mano, lunedì al Ferragosto Sannazzareno di S.Nazzaro, e ieri erano attesi nel 'bosco armonico' di S.Angelo a Cupolo per la chiusura di 'Riverberi'. Una serie di concerti interrotta dall'estremo gesto di Emanuele che ha gettato nello sconforto l'intera comunità e tantissimi ragazzi di Benevento che lo conoscevano e lo apprezzavano. Nessuno, tra i conoscenti, riesce a darsi pace e crede a quello che è accaduto mentre ieri sera in città i giovani commentavano amaramente questi maledetti giorni di agosto.

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