Airola, cellulari rinvenuti nell'Istituto minorile. Il Sappe: "Scattati selfi e postati sui social"

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Due i cellulari trovati in possesso di alcuni detenuti del carcere minorile di Airola, con scheda ed internet attivo.

Il carcere minorile di Airola ancora al centro delle cronache. Infatti, stando a quanto denunciato dal Sappe – il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria – all’interno della struttura detentiva sannita sono stati rinvenuti due telefoni cellulari. A diramare la notizia è stato poi Donato Capece, segretario generale del Sappe.

“I cellulari sono stati trovati con scheda telefonica ed internet attivato – ha dichiarato Capece – il tutto è stato ritirato e segnalato ai superiori uffici dipartimentali e regionali nonché all'Autorità Giudiziaria, ma fa riflettere che anche altri telefoni cellulari siano stati sequestrati giorni da. Di più, sembra ci sia anche una foto, un selfie, che due detenuti si sarebbero scattati in cella ed avrebbero poi condiviso sui social network. Al Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità chiediamo interventi concreti, come la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l'indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani".

Da qui la richiesta che il Sappe ha inviato, con una lettera, ad Andrea Orlando ministro della Giustizia. Lettera, nella quale, il Sappe contesta “la gestione e l’organizzazione del carcere minorile di Airola” chiedendo l’intervento delle Autorità ministeriali.

"Il rinvenimento dei telefoni cellulari è avvenuto – ha aggiunto Emilio Fattorello, segretario nazionale SAPPE per la Campania – grazie all'attenzione, allo scrupolo ed alla professionalità di Personale di Polizia Penitenziaria in servizio".

Il Sappe ha poi ricordato che "sulla questione relativa all'utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo".
"A nostro avviso – ha concluso il leader nazionale dei Baschi Azzurri Capece – appaiono indispensabili, nei penitenziari per adulti e per minori, interventi immediati compresa la possibilità di "schermare" gli istituti penitenziari al fine di neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito e quella di dotare tutti i reparti di Polizia Penitenziaria di appositi rilevatori di telefoni cellulari per ristabilire serenità lavorativa ed efficienza istituzionale, anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari".
 



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