Al Teatro Magnifico Visbaal va in scena 'Un caso cromosomico'

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Spettacolo teatrale Un caso cromosomicoSpettacolo teatrale Un caso cromosomico

Sabato 11 aprile alle 21 presso il Teatro Magnifico Visbaal di Benevento Sciapò presenta “Un caso cromosomico” scritto, diretto e interpretato da Irene Vecchia con la collaborazione artistica di Gyula Molnàr. Lo spettacolo è il vincitore del Primo Premio del progetto CantiereIncanti – Rassegna Internazionale di Teatro di Figura nell’ambito dell’iniziativa “Grimmland. Märchenhaft. Da favola!” del Goethe-Institut.

“Un caso cromosomico” è la storia di una favola capita tardi e di come a volte il vecchio detto “meglio tardi che mai” racchiuda una grande verità. L'ingresso è libero, l'uscita a cappello.

Sciapò è una rassegna di teatro a cappello nata nel 2011 da un’idea di Domenico Santo per il Teatro Civico 14 di Caserta. Oggi, Domenico Santo e Laura Belloni, hanno portato Sciapò in 3 regioni e in numerosissimi teatri.

Fare cappello significa non pagare prima, ma dopo, e solo in base al gradimento dello spettacolo.  Il cappello è nato nel 1500, con la COMMEDIA DELL’ARTE, quando per la prima volta nella storia dell’umanità, fare l’artista divenne un mestiere, con i cui guadagni era possibile vivere. Questa fu una vera e propria rivoluzione, sia artistica che socioeconomica: socioeconomica perché per la prima volta i commedianti non erano più chiamati a rispondere a un signore, ma dovevano farsi imprenditori diretti del proprio lavoro; artistica, per la strettissima interrelazione fra i guadagni e quello che si faceva in scena.

Ogni attore sapeva che se avesse sbagliato una battuta sarebbe stato multato dalla compagnia, perché il cappello sarebbe stato più magro; ogni capocomico sapeva che se uno spettacolo non avesse fatto un buon cappello, quella sera sarebbe stato messo a morte e non sarebbe stato replicato mai più. Il pubblico, grazie al democraticissimo cappello, era fruitore, giudice e produttore dello spettacolo, e tutta la compagnia lavorava esclusivamente per lui.

Oggi, proprio come nel XVI secolo, le compagnie sono sempre più spesso chiamate a diventare imprenditrici della propria arte: quale strumento migliore del cappello?

Sciapò vuole riportare il cappello nel teatro, per ridare alle compagnie la visibilità che hanno perso, grazie alla creazione di teatri, e per ridare al pubblico il potere di scegliere e il piacere di tornare a teatro.

Per info e prenotazioni dello spettacolo “Un caso cromosomico” telefonare al 3496789692.



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