Alla Fiera di Morcone con Coldiretti si parla della sanità per gli animali

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“Riuscire ad ottenere per la provincia di Benevento lo svincolo dalle altre zone della Regione Campania al fine di poter presentare domanda di accreditamento per la malattia vescicolare dei suini solo per il territorio sannita. Da oltre dieci anni in provincia di Benevento grazie ai controlli dei servizi veterinari non si riscontrano focolai attivi della malattia”. E’ quanto emerso nel corso del convegno ‘Sanità animale: occasione di sviluppo’, organizzato dalla Coldiretti Benevento nell’ambito della 41° edizione della Fiera di Morcone svoltosi, ieri sera, presso la sala conferenze del centro fiere. L’incontro è iniziato con i saluti del presidente Centro Fiere Morcone, Giuseppe Solla (“l’auspicio è che i risultati del convegno siano di supporto per l’attività dei coltivatori”) e del sindaco di Morcone, Costantino Fortunato (“E’ giunto il momento di valorizzare i nostri prodotti e dobbiamo sempre più puntare su turismo, agricoltura ed ambiente”).
“Credo che nessuno oggi - ha evidenziato il direttore della Coldiretti Benevento Giuseppe Brillante - voglia allevare o produrre senza che siano rispettate le regole sanitarie nei confronti degli alimenti e degli animali. Siamo l’unica regione insieme alla Calabria a non aver avuto la certificazione di regione esente dalla vescicolare. La sanità deve essere occasione di sviluppo, diversamente è motivo di chiusura delle aziende. La zootecnia - ha aggiunto Brillante - si aspetta dal PSR un programma specifico di sostegno per le produzioni tipiche perché legare la zootecnia e l’agricoltura al territorio diventa strumento di opportunità su cui investire. Più che rivolgere l’attenzione a grandi impianti che impattano negativamente con l'ambiente sarebbe opportuno rivolgerla al settore zootecnico e agricolo che possono rappresentare il volano per la nostra economia. Al nostro allevatore deve essere riconosciuto il ruolo di manutentore del territorio”.
Secondo il direttore generale ASL Benevento, Michele Rossi “occorre costruire un percorso per rendere le verifiche un momento di collaborazione tra il veterinario che controlla le aziende e l’allevatore che fa di tutto per poter adempiere e rispettare le norme stringenti al fine di produrre con la maggiore qualità e competitività possibile”.
Il dirigente prevenzione e sanità pubblica veterinaria della Regione Campania, Paolo Sarnelli, ha illustrato nei dettagli la malattia vescicolare dei suini e si è soffermato sulle condizioni necessarie per ricevere l’accreditamento.
“Un lavoro realizzato di concerto tra Regione Campania e Ministero della Salute - ha detto Vito De Filippo, sottosegretario di stato al Ministero della Salute - ha portato alla definizione di un dossier che comprova che la Regione Campania è immune da malattia vescicolare. Da qui a qualche giorno trasmetteremo questo dossier alla Commissione Comunitaria sulla Sanità il cui iter dovrà essere difeso a livello europeo. Così facendo la Campania potrà essere immune e ricevere l’accreditamento definitivo che significa movimentare capi anche al di fuori del territorio regionale. Le nostre aziende - ha aggiunto il sottosegretario alla salute De Filippo - sono un presidio importante che noi con ogni sforzo dobbiamo tutelare. I nostri prodotti devono essere immessi sul mercato e questo lavoro si può fare meglio se le Organizzazioni Professionali riescono ad interagire con i sistemi pubblici senza creare difficoltà alle aziende e portare a livello di sicurezza le aziende stesse”.
Le conclusioni sono state affidate al vice presidente nazionale della Coldiretti Gennaro Masiello. “Sono convinto che bisogna rimettere in moto il Paese e per far questo dobbiamo partire dai territori. L’agricoltura è l’unico settore che ha un PIL che non è sceso e gli occupati sono aumentati. Mi auguro che il decreto ‘Campo Libero’ in fase di applicazione in questi giorni faccia un discrimine tra il vero ed il falso Made in Italy. Per quanto riguarda la sanità animale - ha proseguito Masiello - chiediamo all’ASL di starci vicino, di darci una mano e non vedere l’agricoltore come un furfante. Non possiamo perdere un patrimonio zootecnico come quello presente in questa zona. Dobbiamo lavorare per cambiare le cose, ma per far ciò deve cambiare anche il nostro approccio. Occorre un salto culturale anche in Regione Campania dove dovrebbero puntare su investimenti per le consulenze al mondo agricolo. Su questi temi non mi sottrarrò ad alcun confronto perché abbiamo un territorio sano, pulito che vuole avere la sua centralità”.



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