Alla Fondazione Romano il 21 gennaio Clemy Scognamiglio

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Mercoledì 21 gennaio, alle 18.30, la Fondazione Gerardino Romano di Telese Terme ospiterà la scrittrice Clemy Scognamiglio. All’incontro, coordinato da Felice Casucci, si presenta il romanzo storico ‘Fin dove si scorge il mare’, I Sognatori, Lecce, 2014. Vi si raccontano storie d'amore “impossibili”, ambientate nel meridione d'Italia al tempo dell’unità, tra indicibili sofferenze e speranze. Uno straordinario inno all’umanità e alla vita, un romanzo di poesia (“anche un bozzolo annerito contiene un volo lieve”), che racconta, con delicata attitudine letteraria, le offese, i soprusi portati ai più deboli, ma anche i “miracoli” a loro destinati, “con gli occhi avvelenati di fuliggine” (le degradate condizioni di vita delle filande di fine ottocento costituiscono lo scenario in cui, in parte, si muove la denuncia dell’azione narrativa). La voce autoriale, fortemente femminile, è sempre originale, mai doma, appassionata, consapevole, sembra provenire da un altro mondo, come un’eco sottile. “Tutto quanto serve alla notte è un solco d’illusione, un raggio qualsiasi che pur riuscendo a dileguare tutto il nero che c’è, racconta l’aurora e sa come fare a raccontarla, ad aspettarla”. Un romanzo candido, silenzioso, questo della Scognamiglio, perché la “verità”, una certa “verità” non ha “bisogno di misteri”. Il teatro oscuro dei personaggi non esprime parole in sé ma slanci , debiti d’ossigeno ai precipizi del cuore. Ci si muove in senso contrario all’ordine stabilito: si comincia dalla fine, tragica, e si torna indietro, alla letizia. Un dedalo, dunque, di emozioni ininterrotte, lacrime (“gocce di pioggia migliore”) sul volto di una ragazza miracolata, forse dalla letteratura, certamente dall’amore, “un atto di fede”, non si sa se bello o brutto, “come il verso del lupo”.



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