Allarme inquinamento a San Marco dei Cavoti: analisi nella norma. Parla il sindaco

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Gianni RossiGianni Rossi

L'allarme scattò nello scorso gennaio, a breve, probabilmente a compimento delle analisi l'ordinanza sarà ritirata. Dalle analisi effettuate da Asl e Arpac, infatti, non vi è traccia di "irregolarità".

A San Marco dei Cavoti un’ordinanza del 19 gennaio scorso, firmata dal sindaco Gianni Rossi, vietò “il consumo di verdure sia cotte che crude”. La decisione era arrivata a seguito di alcune segnalazioni pervenute alla Casa Comunale da diversi abitanti e proprietari di terreni della zona Stampone – Zenna, contrade confinanti con la Fortorina. I cittadini lamentavano “alcune anomalie riguardo il gusto e l’odore alterato di verdure e ortaggi”.

Insomma, una decisione precauzionale in attesa delle indagini effettuate dall’Arpac, Asl e dalla Forestale. Ebbene, nella giornata di ieri l’Asl ha fatto sapere che i controlli “non hanno evidenziato irregolarità”. Le analisi sono andate alla ricerca di metalli pesanti come piombo e cadmio, quali “potenziali contaminanti indicatori di inquinamento ambientale”. Anche perché, ha precisato l’Asl, “non sono previsti metodi ufficiali per la ricerca del parametro idrocarburi negli alimenti, ed in particolare nei prodotti vegetali in cui, eventuali idrocarburi esogeni, risulterebbero indistinguibili dai costituenti del vegetale stesso”.

IlQuaderno.it ha dunque incontrato il sindaco di San Marco, Gianni Rossi, ponendogli alcune domande sulla vicenda. Sindaco, perché decise di emettere subito una ordinanza con divieto di consumo di ortaggi sia cotti che crudi coltivati nella zona Stampone – Zenna?

“In effetti l'ordinanza segui ad un esposto con tanto di allegati degli esami effettuati in un laboratorio privato. Nell'esposto si comunicava che mangiando delle verdure si percepiva odore di idrocarburi pertanto, privatamente, erano stati eseguiti da parte di alcuni dei firmatari dell'esposto degli esami che indicavano la presenza elevatissima di alcuni idrocarburi. Tale ‘esposto’ fun consegnato al protocollo firmato da una quindicina di persone ed ha innescato la conseguente segnalazione all’Asl, all'Arpac a ai Carabinieri del Nucleo Tutela Ambiente (NOE). Dall’Asl arrivò dunque il suggerimento all'Amministrazione di vietare, in via precauzionale sino all'esito di ulteriori accertamenti, l'uso di verdure ortaggi provenienti da contrada Zenna. Ieri il Dipartimento di Prevenzione Collettiva dopo gli esami seguiti dall'Arpac ci ha comunicato la normalità degli esami finora eseguiti, che hanno escluso la presenza di idrocarburi. Quindi diciamo che alla luce di questi esami il pericolo, probabilmente, non c'è mai stato".

Si è però in attesa dei risultati delle analisi sul terreno, cosa si aspetta?

“A tutela della incolumità e salute dei cittadini e per togliere ogni dubbio residuo, esclusa la presenza di idrocarburi, si sta procedendo con esami ulteriori che ci daranno il quadro completo dello stato di inquinamento anche passato o della totale salubrità dei terreni incriminati”.

L'ordinanza sarà revocata?

Sì, l'ordinanza sarà revocata. Ho anche sentito telefonicamente il direttore del dipartimento che ha escluso in maniera certa il problema idrocarburi motivo dell'ordinanza.

Come primo cittadino e come medico, cosa si sente di dire alla popolazione di San Marco dei Cavoti?

“Personalmente ho sempre pensato che, forse, c'è stato un eccessivo e precipitoso allarme da parte di qualche cittadino che ha provocato, non volendo, un serio danno di immagine al paese ed economico a qualche privato. Dal punto di vista medico ritengo che sia stato corretto approfondire con gli esami specifici indicati dall'Arpac e che dai risultati fino ad ora acquisiti si esclude la possibilità di inquinamento da idrocarburi. Resta da capire però come solo in pochissimi, nonostante la zona sia ampia, abbiano riscontrato tale alterazione del gusto, ma queste sono cose che chiariranno gli organi competenti”.

La vicenda continuerà ad essere approfondita, anche perché per l’Asl resta “la dovuta attenzione alla problematica segnalata”, e nella nota inviata all'Ente fortorino precisa, che: “si è in attesa del completamento del quadro analitico, con gli esiti dei campioni di terreno, al fine di definire le azioni ulteriori che si riterrà utile intraprendere e per le quali si darà tempestiva comunicazione”.

Michele Palmieri

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