Alto Impatto, arresti, denunce e sequestri dei Carabinieri

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Controlli a tappeto dei Carabinieri su tutto il territorio provinciale. Controlli rivolti soprattutto al contrasto della criminalità e dei reati predatori.

1 arresto, 2 denunce e 6 veicoli sequestrati, sono i numeri dell’operazione “Alto Impatto”, svolta questo fine settimana, dai reparti del comando provinciale Carabinieri di Benevento. I militari del capoluogo sannita hanno provveduto a denunciare in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un operaio 36enne di Pietrelcina, sorpreso alla guida di un autocarro Fiat Ducato con targhe alterate, pertanto lo stesso veicolo veniva sequestrato. I Carabinieri hanno inoltre segnalato, a livello amministrativo due persone: un 64enne di Benevento e un 40enne di San Nicola Manfredi poiché a seguito dei controlli, entrambi alla guida dei rispettivi veicoli sono stati trovati privi della necessaria copertura assicurativa e patente di guida scaduta di validità, mentre un terzo, un giovane 24enne di Benevento è stato trovato sempre senza copertura assicurativa. Tutti e tre i veicoli in questione sono stati sequestrati.

I Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Benevento – Ufficio esecuzioni Penali hanno tratto in arresto E.M. 60enne di San Leucio del Sannio, in quanto dovrà scontare la pena di 6 mesi di reclusione per il reato di inquinamento del suolo, commesso nel 2011, quando venne colto mentre sversava rifiuti liquidi pericolosi in un fondo agricolo di sua proprietà. L’arrestato sconterà la pena presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.

Deferita in stato di libertà S.A. una collaboratrice domestica di 42anni di San Leucio del Sannio, perché ritenuta responsabile di furto di oggetti in oro e denaro contanti per circa 2 mila euro ai danni del proprio datore di lavoro. La donna, infatti è stata trovata in possesso della chiave della cassaforte dalla quale aveva asportato la refurtiva. I militari della locale Stazione, che hanno condotto le indagini, sono riusciti a risalire anche a due negozi “Compro Oro” ai quali la denunciata aveva rivenduto i preziosi che, pertanto, sono stati posti sotto-sequestro, per gli accertamenti in attesa di essere restituiti al legittimo proprietario. 



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