Altrabenevento: "Pessimo primato per Benevento, unica citta' che chiude la mensa scolastica"

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Gabriele Corona, presidente di AltrabeneventoGabriele Corona, presidente di Altrabenevento

“Mastella e Ingaldi non possono decidere di sopprimere il servizio di mensa scolastica. La conferenza dei capigruppo ha accolto la richiesta di consiglio comunale aperto”, così Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento.

“Occorre una delibera del consiglio Comunale per decidere la soppressione della mensa scolastica e Benevento sarà l'unica città a raggiungere questo traquardo”. E' quanto dichiara il presidente di Altrabenevento a proposito della questione mensa scolastica. “Considerato che si tratta di una decisione di grande importanza” - continua Corona - “abbiamo chiesto dal 4 marzo un consiglio comunale aperto e stamattina la Conferenza dei Capigruppo, nonostante qualche contrarietà anche nei gruppi di opposizione, ha accolto la richiesta, Nei prossimi giorni sarà fissata la data e saranno decise le modalità per gli interventi da parte dei soggetti esterni al consiglio (associazioni, comitati di genitori, sindacati, dirigenti scolastici) e quindi, finalmente la discussione sul servizio mensa si farà nel luogo deputato dopo un confronto aperto ed ufficiale”.

Corona non perde l'occasione per ricordare che il sindaco Mastella, il 4 marzo, ha sospeso il servizio di mensa scolastica per la presenza di cumuli di rifiuti davanti alle cucine, “segnalati da Altrabenevento diverse volte in 100 giorni” e ricorda che “il sindaco e l'assessore annunciano a mezzo stampa che il servizio non sarà ripreso per quest'anno e probabilmente anche per i prossimi anni, a causa della scarsa adesione dei genitori”.
Una motivazione che ritiene però inaccettabile perché ritiene che le pochissime iscrizioni alla mensa sono il segno evidente ed annunciato di assoluta sfiducia delle famiglie nei confronti della ditta Quadrelle 2001, più volte contestata.

Corona continua ad essere molto critico con l'amministrazione, perché avrebbe “prima escluso la cooperativa dalla gara senza motivazione consentendo in tal modo che il TAR disponesse la sua riammissione”, poi perché “da novembre alla fine di febbraio, i controlli sul servizio della cooperativa avellinese sono stati molto carenti o inesistenti”.

“La Commissione Mensa non ha effettuato alcun sopralluogo al centro di cottura, nessuna verifica è stata fatta sulla provenienza dei prodotti da parte dei soggetti preposti e sulle condizioni igieniche dei depositi” - continua Corona - “la sfiducia dei genitori è stata ampliamente confermata anche dalle dimissioni della dietista Pina Pedà, consigliere di maggioranza, che ha lasciato l'incarico conferito dal sindaco per i controlli sulla mensa a seguito delle polemiche proprio con l'assessora Ingaldi”

“Adesso” - conclude Corona - “l'amministrazione comunale che "parla per atti" e non attraverso le esternazioni a mezzo stampa del sindaco e dell'assessora, deve assumere una decisione formale”.



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