Ancora polemiche per il Polo Oncologico: Mastella attacca l'uscita di Postigione e Pizzuti

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Ospedale RummoOspedale Rummo

Voleva probabilmente gettare acqua sul fuoco la nota congiunta della Direzione Generale Salute della Regione Campania e della Direzione Ospedaliera del Rummo di Benevento. Mastella si accende e spara ad alzo zero spalleggiato dai gruppi di opposizione di centrodestra in Regione che annunciano un'interrogazione urgente.

"Il presidio S. Alfonso Maria dei Liguori di S. Agata de’ Goti è attualmente un ospedale con costi pari a circa 14 milioni di euro e ricavi di circa 10 milioni l’anno, con un deficit costante da anni di circa 4 milioni l’anno: per tale motivo era destinato a chiudere". E' quanto dichiarano in una nota congiunta la Direzione Generale Salute della Regione Campania - nella persona del dottor Antonio Postiglione - e la Direzione Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento nella persona del dottor Renato Pizzuti.

C'è un punto nodale che con la loro nota i due manager rimarcano ancora una volta e che definiscono come lo "straordinario risultato raggiunto con il Piano Ospedaliero Regionale, con il mantenimento del numero totale di posti letto già programmati nel 2016 per gli ospedali pubblici della Provincia di Benevento (numero contro cui non si era accesa alcuna discussione politica o si era manifestato alcun dissenso) e con la conferma dei 2 DEA di II livello nelle provincie di Benevento e Avellino, risultato che può però essere vanificato dalle polemiche politiche che di fatto rallentano l’avvio delle attività di adeguamento, rischiando di far entrare l’Azienda Ospedaliera in piano di efficientamento".

La Regione - dichiarano i due dirigenti - ha ottenuto un eccezionale risultato mantenendone l’apertura nell’unico modo che ne garantisse la riqualificazione e, quindi, il rilancio quali-quantitativo: l’annessione all’A.O. Rummo e la differenziazione dell’offerta sanitaria attraverso l’istituzione di un polo oncologico. L'obiettivo della Regione è quindi far assumere al Polo oncologico  un ruolo fortemente strategico nella cura delle patologie oncologiche data la vicinanza geografica di Sant’Agata dei Goti alla cosiddetta Terra dei Fuochi, nel casertano, dove si registra una forte incidenza di malattie oncologiche per le cui cure si riversano sugli ospedali partenopei già sovraffollati. 

Per ottenere questo risultato, la Regione ha già garantito importanti finanziamenti per più di 30 milioni di euro che consentiranno nel medio termine l’apertura di una medicina nucleare totalmente pubblica (Benevento è l’unica provincia campana che ne è sprovvista, si sottolinea), un secondo acceleratore lineare, una RMN, ulteriori 2 sale operatorie.

Tale impegno - sottolineano i due dirigenti della sanità - verrà sancito nell’ambito di un protocollo di intesa stipulato ad hoc nelle prossime settimane tra l’Azienda e la Regione, che scandirà modi e tempi dell’accesso ai vari finanziamenti previsti sia per l’ammodernamento tecnologico che per l’edilizia sanitaria. Inoltre, per garantire l’inizio del funzionamento delle attività aggiuntive (riabilitazione e lungodegenza), che assicureranno un nuovo servizio per il completamento dei percorsi clinici dell’Azienda e un significativo recupero finanziario, la Regione è in procinto di autorizzare, in anticipazione sulle quote 2019, ulteriori 30 assunzioni.

In ogni caso, continuerà ad essere garantita l’assistenza e i ricoveri h 24, gestendo gli accessi urgenti in integrazione con il 118 che presidierà la struttura nelle ore notturne, rafforzandone così la capacità di risposta quale spoke del Rummo nell’ambito della rete dell’emergenza. Infatti l’ospedale S. Alfonso Maria dei Liguori manterrà la medicina interna, la chirurgia, la rianimazione, oltre che i servizi di radiologia, laboratorio d’analisi e cardiologia nonché l’ambulatorio di ortopedia.

D’altro canto, per l’ospedale Rummo, da mesi impegnato nel potenziamento del proprio Pronto Soccorso (assunzione del nuovo primario e di ben 12 Medici d’urgenza, attivazione del triage globale e migliorie strutturali varie), sono stati richiesti circa 11 milioni di euro per ammodernare ed ampliare gli spazi ad esso dedicati.

"Attività queste - concludono  Postiglione e Pizzuti - che si vanno a sommare alla prossima indizione dei numerosi concorsi a primario volti a risolvere sia le carenze venutesi a creare di recente (per lo più per il sopraggiunto pensionamento di alcuni direttori di struttura) sia l’annosa questione, ereditata dalle precedenti amministrazioni, di reparti di eccellenza guidati ormai da anni, per encomiabile spirito di servizio, da responsabili facenti funzione".

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, non ha gradito però tale uscita ed attacca a testa bassa l'iniziativa senza giri di parole.  “È davvero singolare e stupefacente che nel dibattito sull'Atto Aziendale dell'ospedale di Benevento intervengano il Direttore Regionale della Sanità e il Direttore dell’AO Rummo, affermando che la conferma del DEA di II livello potrebbe essere vanificata dalle polemiche politiche”, esordisce Mastella che di recente è stato promotore di una iniziativa che ha visto protagonisti i sindaci all'uopo convocati. E proprio riguardo tale assemblea, il primo cittadino di Benevento incalza: "Ma se il sindaco e l'Assemblea non hanno valore giuridico, che senso ha fare affermazioni senza capo né coda istituzionale? I direttori facciano i direttori. Insomma, sarebbe colpa nostra se mancano cinque primari, se mancano gli anestesisti, se si fanno pochi interventi chirurgici e se il pronto soccorso somiglia ad una casbah sanitaria? Incredibile. Se, invece, facendo il nostro dovere, respingiamo l'Atto Aziendale, che la stragrande maggioranza della classe politica di Benevento ritiene inadeguato, la parte finale della nota appare una minaccia, se non un ricatto, che respingo con forza. Se qualcuno pensa di farlo ha sbagliato tono, stile e persona. Io difendo la mia gente, cui è giusto assicurare una qualità del servizio ospedaliero, che a Benevento oggi non appare adeguato dal piano proposto. Per me, l'Atto Aziendale è nullo perché non sottoposto preventivamente alla mia attenzione, per quanto dispone la legge, e perché, nel merito, avvalendomi delle mie prerogative, l’ho respinto”.

A Mastella fanno da sponda i gruppi di opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania. Con una nota congiunta questi dichiarano che “In merito alla nota della Regione Campania, della direzione aziendale salute e della direzione della ‘azienda ospedaliera Rummo di Benevento, i gruppi di opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania stanno predisponendo un’interrogazione urgente per chiedere i motivi del ridimensionamento dell’offerta sanitaria nella provincia di Benevento, ritenendo le scelte sull’azienda ospedaliera Rummo ed il presidio di Sant’Agata dei Goti come la proposta appena sufficiente per i cittadini beneventani”.

“Nessun ‘risultato straordinario’ quindi, come invece la Regione vuole sbandierare” – continua la nota - “Ancora più grave appare la minaccia fatta della Regione Campania di un ridimensionamento della attività dei presidi beneventani. Addirittura si predisporrebbe l’ipotesi per l’azienda ospedaliera di entrare in un piano sanzionatorio. La causa sarebbe, *udite, udite* la giusta e legittima critica dei sindaci del Sannio, a partire dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, preoccupati per la salute dei loro cittadini. Questa legittima richiesta viene strumentalmente ed inopportunamente definita dai vertici regionali: ‘polemiche politiche. Ancora una volta, – è la conclusione - dalla Regione si evidenzia un totale incapacità ad amministrare la sanità campana caratterizzata più che dall’impegno a risolvere i problemi ad occupare spazi di potere politico e poltrone”.



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