Approvato dalla Regione nuovo bando PSR. 35 milioni per l'industria della trasformazione

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È stato approvato, nell'ambito del PSR Campania 2014-2020, il bando della misura di intervento 4.2.1 - Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali con una dotazione finanziaria di 35.000.000,00 di euro.

Dopo l’approvazione dei bandi di attuazione delle tipologie d’intervento 4.1.1, 4.1.2 e 6.1.1, prossime alla scadenza per la presentazione delle domande di aiuto, il provvedimento mette a disposizione del settore  agricolo campano quasi la totalità degli strumenti di sostegno previste dal citato documento di programmazione.

Il Vicepresidente della Commissione Agricoltura, Mortaruolo, fa notare che “possono beneficiare delle agevolazioni previste dalla tipologia d’intervento 4.2.1 le imprese agro-industriali ovvero le imprese che operano nel settore della lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli per perseguire obiettivi di integrazione con il settore agricolo e nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. Le filiere produttive campane interessate sono: ortofrutticola, florovivaistica, vitivinicola, olivicolo olearia, cerealicola, carne, lattiero casearia, piante medicinali e officinali”.

Sono ammissibili a finanziamento, fino ad un investimento massimo ammissibile di 4.000.000,00 di euro per l’acquisto/costruzione di nuovi stabilimenti nel tetto massimo di 2.000.000,00 di euro; il miglioramento o l’ampliamento di edifici esistenti nel tetto massimo di 1.000.000,00 di euro; gli investimenti per l’acquisto di macchine, impianti e attrezzature nel tetto massimo di 2.000.000,00 di euro; l’acquisto di beni immateriali e spese generali nel tetto massimo di
400.000,00 euro.

Il contributo varia a seconda della tipologia di beneficiario con 50% della spesa massima ammissibile a finanziamento per le imprese che, ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE, sono classificabili come micro, piccole o medie imprese; 25% della spesa massima ammissibile per le imprese

che, ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE, non sono classificabili come micro, piccole o medie imprese, ma che occupano meno di 750 addetti o
il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro (imprese intermedie  ai sensi degli Orientamenti Comunitari 2006/C 319/01); 10% della spesa  massima ammissibile per le imprese che, ai sensi della Raccomandazione  2003/361/CE, sono classificabili come grandi imprese. Il contributo per
l’acquisto dell’immobile deve corrispondere al massimo al 50% del contributo pubblico ammesso a finanziamento.



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