Assemblea Popolare Rione Liberta': "Pulizia citta' rientra nei doveri di chi amministra" - FOTO

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La risposta degli attivisti dell'Assemblea Popolare del Rione Libertà al consigliere con delega al Verde Pubblico, Feleppa.

“Sabato 15 settembre riprenderanno le attività dell'Assemblea Popolare la quale si riunirà nuovamente per discutere delle problematiche del Rione Libertà. In questo anno siamo riusciti ad offrire ai cittadini momenti di socialità e aggregazione, a riqualificare spazi abbandonati come I campi da bocce, da basket e il campo di calcetto. Abbiamo ripulito il quartiere richiamando chi amministra alle proprie responsabilità e denunciando l'inutilità delle giornate ecologiche”.

Così, in una nota l'Assemblea Popolare Rione Libertà che lancia le nuove iniziative e risponde a quanto affermato dal consigliere Angelo Feleppa che nella giornata di ieri ha annunciato la conclusione delle opere di pulizia del Rione Libertà.

“A tal proposito – scrivono dall’Assemblea Popolare – ieri abbiamo letto dell' autocelebrazione del consigliere Feleppa rispetto alla pulizia del quartiere che, contrariamente a quanto detto dallo stesso consigliere non è stato ancora pulito nella sua interezza”.

Per gli attivisti: “La pulizia della città e in particolare dei quartieri come il Rione Libertà sono diventati eventi talmente straordinari ed eccezionali da meritare addirittura la roboante annunciazione con tanto di medaglia da attaccarsi al petto da parte di chi si è fatto carico di elargire l'ennesimo raro privilegio ai sudditi. Un atto così straordinario da meritare addirittura il ringraziamento da un presunto e non precisato gruppo di cittadini del rione che, con foto alla mano, hanno elogiato il consigliere Feleppa per aver salvato il Rione da epidemie e sporcizia. Dopo la misera figura delle giornate ecologiche – hanno poi sottolineato – meri momenti di propaganda del sindaco Mastella e consorte che tanto ricordavano le campagne del grano di mussoliniana memoria, era necessario addirittura affidare l'ennesimo incarico al cortigiano scalpitante di turno per riuscire a veder garantito un diritto dei cittadini che di straordinario non ha proprio nulla. Ricordiamo infatti che la pulizia della città e la manutenzione delle aree verdi resta un dovere di chi ha la presunzione di governare per l'interesse della città, che la garanzia di un diritto e servizio fondamentale pagato dai cittadini non può trasformarsi né in un privilegio né in un regalo da elargire grazie ad una nomina”.

E concludono. “Questo modus operandi, oltre ad essere alquanto misero, sottende una cultura politica di stampo medioevale che non si addice di certo ad una moderna democrazia occidentale. La pulizia del Rione rientra nei doveri di chi amministra dato che si tratta di un servizio pagato dai cittadini lautamente e soprattutto deve esser fatta con costanza e continuità. Essa non necessità di alcun inchino o ringra-ziamento al capobastone di turno bensì di esortazione e pungolo a continuare a fare il proprio lavoro, a farlo bene magari facendo pulire interamente il Rione”.

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