Assemblea Popolare Rione Liberta', lettera - appello al presidente Vigorito

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Campetto Rione Liberta'Campetto Rione Liberta'

La lettera inviata al presidente del Benevento Oreste Vigorito.

Gli attivisti dell’Assembla Popolare del Rione Libertà, hanno inviato una lettera-appello a Oreste Vigorito presidente del Benevento Calcio. Nella missiva si legge l’invito a visitare non solo il quartiere ma anche le strutture ivi presenti durante il torneo di calcetto "facciamo rete contro il degrado".

La lettera 

«Gentile presidente siamo gli attivisti dell'Assemblea Popolare del Rione Libertà, uno spazio di discussione nato da diversi mesi nel quartiere piú popolare e popoloso della città con lo scopo di denunciare e trovare una soluzione ai problemi che vive il rione.

Il Rione Libertà è terra di conquista, un quartiere con un bacino elettorale enorme e determinante nell'elezione del sindaco della città e per questo motivo grande oggetto di attenzione delle promesse non mantenute da parte di chi si candida ad amministrare. Quello che è il quartiere piú visitato durante le campagne elettorali con passeggiate in bicicletta, partite a biliardino e grandi apparizioni inscenate da politici diventa, invece, il quartiere con maggiori problemi e contraddizioni irrisolte durante i restanti giorni dell'anno.

Disoccupazione giovanile, mancanza di reddito, inesistenza dei servizi, sono solo una parte di problemi del rione a cui si aggiunge una politica scellerata della gestione degli spazi pubblici che vengono prima riqualificati e poi lasciati marcire all'abbandono, all'incuria e al degrado. Basti pensare agli spazi della Spina Verde pensati per offrire al rione una mediateca comunale e un auditorium e che sono stati lasciati per mesi all'esposizione del vandalismo e alla fine sono stati concessi gratuitamente ad enti strumentali che non utilizzeranno tali spazi per gli scopi per cui sono stati realizzati. La mediateca comunale, che poteva diventare uno spazio di cultura e di socialità per I cittadini del quartiere, nella migliore delle ipotesi si trasformerà in un ufficio commerciale stravolgendone l'originaria destinazione d'uso. Uno degli emblemi dello sperpero di denaro pubblico e di gestione scellerata del patrimonio collettivo cui vogliamo rivolgere la sua attenzione è il campetto di calcetto di Via Bari. Una struttura sportiva che fu costruita dalla Provincia di Benevento che disponeva anche di docce, bagni e spogliatoi che peró non è stata mai aperta e consegnata ai cittadini per un contenzioso irrisolvibile tra ente Provincia e I.A.C.P. contenzioso che ha comportato il totale depauperamento della struttura. Uno spazio di sport e socialità sottratto al quartiere per contenziosi burocratici, per cavilli legali che hanno determinato l'ennesimo sperpero di ricchezza collettiva.

Negli ultimi mesi abbiamo provato peró a mettere in sesto il campetto abbandonato dotandolo di porte e consentendo nuovamente l'utilizzo per I giovani del quartiere e per molti migranti richiedenti asilo, che si prodigano ogni giorno nei limiti del possibile nella pulizia dello spazio. Purtroppo il trascorrere del tempo ha usurato l'impianto che richiederebbe una grande opera di riqualificazione che I cittadini da soli non sono in grado di sostenere. Domani 19 Giugno alle ore 18 comincerà il primo torneo di calcetto dal titolo "facciamo rete contro il degrado" che avrà lo scopo di raccogliere fondi per una risistemazione dell'impianto. L'assemblea popolare ha il piacere di invitarla al nostro evento e di prendere visione di questa struttura sportiva che potrebbe diventare uno spazio che toglierebbe tanti giovani dalla strada e dalle grinfie della microcriminalità offrendo loro una passione, un sogno, un'opportunità. Ci siamo rivolti a lei per poterla incontrare e illustrarle la nostra idea. Molte società sportive svolgono campus e scuole calcio nei paesi in via di sviluppo offrendo a tante persone un'opportunità. Ci piace pensare a questo sport ancora come uno strumento che unisce,che integra, che dà una possibilità fosse anche quella di vivere un sogno,una favola come quel sogno che proprio lei ha regalato a tanti cittadini beneventani»
 



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