Atto vandalico Arco, Libera: "Mancanza di rispetto per la storia di Benevento e territorio"

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Divelti paletti Arco di TraianoDivelti paletti Arco di Traiano

Dopo l'appello degli ultras giallorossi interviene anche Libera sull'atto vandalico che ha visto divelti alcuni piloni che delimitano l'accesso all'Arco. 

"Deturpare, come è successo domenica notte, la zona intorno l'Arco di Traiano significa prima di tutto non avere rispetto per sé stessi. Infatti l'Arco rappresenta un simbolo di memoria collettiva che va preservato e curato in quanto custode della nostra identità e dei nostri valori”.

A dirlo, a seguito dell’ennesimo atto vandalico perpetrato ai danni dell’Arco di Traiano, è il coordinamento di Libera Benevento che poi aggiunge: “gesti come quelli messi in atto non fanno altro che alimentare una mancanza di rispetto per la storia di Benevento e per il nostro territorio in genere. Libera Benevento è impegnata a diffondere una cultura della legalità e dell'impegno che preservi l'arte e la cultura come testimonianze di bellezza da diffondere e tramandare”.

Poi l’invito alle autorità preposte a: “intensificare gli sforzi di sorveglianza e presidio del territorio. Ci chiediamo, a tal proposito, se il sistema di telecamere predisposto in città sia in funzione. Vogliamo rivolgere, infine, un appello, a chi ha commesso un atto di tale scelleratezza, di costituirsi: le nostre mani sono tese ad accoglierli e a camminare insieme sulla strada della responsabilità e consapevolezza”.

Prima di concludere, Libera Benevento cita le parole di Peppino Impastato sul senso della bellezza: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.



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