Bacio contro l'omofobia in villa Comunale. Il 26 luglio la 'risposta' del Collettivo Wand che invita il sindaco

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La Villa Comunale di BeneventoLa Villa Comunale di Benevento

I ragazzi del Collettivo Wand non demordono e, come promesso, torneranno in Villa Comunale a Benevento dopo lo spiacevole episodio dello scorso weekend quando, una giovane coppia gay, sarebbe stata cacciata dal custode e derisa dai pochi presenti, tutto questo per un bacio in pubblico. Un episodio che ha aperto un lungo dibattito in città con la stragrande maggioranza dei beneventani (per fortuna, aggiungiamo noi) che ha condannato l'episodio esprimendo vicinanza ai ragazzi cacciati ed a tutto il Collettivo Wand. Ecco allora che i componenti del 'Collettivo', che nel pomeriggio di mercoledì si sono riuniti in assemblea (una trentina in tutto), hanno preso la loro decisione: sabato 26 luglio, dalle 18, saranno tutti presenti all'interno della Villa Comunale del viale Atlantici per una manifestazione simbolica ma significativa: bacio collettivo e, sopratutto, voglia di spiegare a famiglie, cittadini, passanti e bambini, le loro ragioni. Non c'è che dire, si tratta di una scelta coraggiosa dopo i tantissimi attestati di solidarietà che il Wand ha riscontrato a livello nazionale: "E' stato deciso di fare un kiss-in sabato alle 18 - ha aggiunto uno dei componenti del Wand a 'Il Quaderno.it' - il kiss-in in risposta ad una frase del custode, lo faremo raccontando una favola "c'era una volta". Il sindaco Pepe? Lo abbiamo invitato ufficialmente ringraziandolo per le parole che ha speso sulla vicenda".
Sul tavolo del primo cittadino, i ragazzi del Wand hanno fatto trovare questa lettera: "La scriviamo innanzitutto per ringraziarla del suo intervento in merito all'episodio di discriminazione omofoba avvenuto in villa Comunale venerdì scorso. E' importante che le istituzioni non facciano fronte a simili casi di omofobia che non solo rischiano di ledere l'immagine della città e dei suoi luoghi pubblici, ma offendono la libertà e la democrazia che andrebbero sempre preservate in un paese civile. Benevento ha reagito con forte indignazione alla denuncia di questo episodio dimostrando di non meritare l'etichetta di città omofoba e retrogada. Lei, in quanto sindaco, ha giustamente ritenuto opportuno schierarsi a favore della libertà dei cittadini e della lotta alla discriminazione e per questo ha la nosta stima. Oggi gli omosessuali beneventani si sentono meno invisibili, meno intimoriti, più consapevoli dei propri diritti e delle proprie libertà, grazie al suo intervento. Purtroppo quello da noi denunciato non è un caso isolato. il più delle volte le vittime di attacchi omofobi come questo non denunciano l'accaduto e non ne parlano con i giornali per non attirare l'attenzione". Ed ancora: "Avere il sostegno delle istituzioni per noi è molto importante" e "proprio per questo saremmo onorati di avere la sua presenza in occasione della manifestazione di risposta che abbiamo intenzione di organizzare" perchè "la presenza di un esponente delle istituzioni darebbe maggior rilievo alla manifestazione e lancerebbe un chiaro messaggio anti-omofobia alla cittadinanza beneventana".
G.V.



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