Bagni: "C'e' ancora la possibilita' di salvarsi, a patto che il Benevento a gennaio prenda 4-5 calciatori"

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Salvatore Bagni, ex calciatore di Napoli e InterSalvatore Bagni, ex calciatore di Napoli e Inter

“Bisogna alzare la qualità della squadra, non serve lavorare solo sulla testa”. E’ il pensiero dell’ ex centrocampista Salvatore Bagni, interpellato sul difficile momento del Benevento.

Il Quaderno ha raggiunto l’ex centrocampista di Napoli e Inter, attualmente agente Fifa e consulente sportivo, Salvatore Bagni. L’ex guerriero azzurro, così soprannominato, ha parlato del difficile momento che sta attraversando il Benevento; soffermandosi sulla clamorosa sconfitta che gli uomini di DeZerbi  hanno subìto contro il Sassuolo “La partita di ieri è figlia delle altre, della paura, del timore. Ci poteva essere la possibilità di ricominciare - afferma Bagni -  soprattutto dopo che il Sassuolo aveva sbagliato un rigore. Bisognerà intervenire sul mercato per stravolgere la qualità della squadra, però c’è la possibilità ancora di salvarsi. In serie A tutto cambia, non è che le altre siano lontanissime. Si dovrà cambiare un po’ tutto anche nella testa dei calciatori. Credo che dopo 13 sconfitte siano a terra".

In molti hanno criticato Costa per il suo intervento scomposto, ma Bagni, da quel grande combattente che è stato, giudica così questo intervento “Non si può condannare un gesto istintivo, Costa lo sa benissimo. E’ un gesto istintivo e non pensato, altrimenti sarebbe assurdo. E’ uno che salta di testa e cerca di colpire la palla, non ci arriva, ha il braccio largo e tocca il pallone e, dopo un attimo, si accorge di aver fatto una sciocchezza. E’ tutta istintività".

Bagni spiega in questo modo anche il gol preso nei minuti di recupero “Tutto dipende dal timore e dalla paura. Per potersi salvare, ripeto, in questa squadra bisogna cambiare molto. Credo che il presidente Vigorito, che è un vincente, lo sappia".

Campagna acquisti non adeguata alla massima serie. E’ questa anche la tesi di Bagni “Sì, perchè i fatti parlano chiaro. La qualità si è vista. E’ sotto gli occhi di tutti. C’è anche da considerare il fatto che è una squadra alla sua prima apparizione in questa categoria e, il livello, fin quando non lo vedi, non riesci a capirlo. Si è visto, comunque, che fin dalle prime giornate c’era un divario enorme con le altre squadre".

Il presidente Vigorito ha comunque parlato di una rosa ampia, si può certamente intervenire a gennaio, ma bisogna tener conto che la squadra ha già un numero nutrito di calciatori “Si, ma c’è anche il mercato in uscita. E’ ovvio che se non cambi quattro cinque elementi sei condannato a retrocedere. Quando commetti degli errori bisogna correre ai ripari. È l’unica strada che conosco. Devi alzare la qualità con giocatori che conoscono la categoria”.

Far venire persone di esperienza in una situazione abbastanza difficile potrebbe essere un problema “In certe situazioni bisogna cercare le caratteristiche, la personalità, gente che sappia trasmettere anche agli altri qualcosa. Non bisogna andare a cercare solo il nome del singolo calciatore. Ci sono anche giocatori, soprattutto nei campionati scandinavi, che vanno a scadenza di contratto e non devi svenarti per prenderli. Sono calciatori assolutamente affidabili, che ti possono dare qualcosa a livello di concentrazione e professionalità. I giocatori si trovano”.

Quali sono, eventualmente, le colpe che potrebbero essere imputate a Baroni “Nessuna, quando si vince o si perde lo si fa tutti insieme".  In conclusione, lavorare sulla testa è importante, ma De Zerbi sostiene che in allenamento si vedono delle cose e in partita altre.

Il problema per Bagni non è solo di testa “E’ inutile nascondersi, manca anche la qualità. Tu puoi lavorare solo sulla testa, ma se manca la qualità è difficile. Di solito chi è che vince? Chi ha i campioni, quei calciatori che fanno la differenza. Devi alzare il livello della squadra. Bisogna avere idee e cambiare”.

Se qualcuno della società chiedesse un consiglio Bagni non si esimerebbe “Questo è il mio lavoro, io sono qua (ride ndr). Io faccio mercato per diverse squadre, non solo in Italia. L’unica cosa che non mi preoccupa è cercare calciatori, so dove andare”.

Claudio Donato

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