Barbiere scomparso a S.Salvatore Telesino, prende piede l'ipotesi fuga

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Terminata un'altra giornata senza avere traccia alcuna di Raffaele Pacelli, il 38enne barbiere di S.Salvatore Telesino, scomparso il 30 dicembre. Le indagini sono estese a 360 gradi e nessuna ipotesi viene scartata anche se, con il passare delle ore, sembra prendere sempre più piede la pista legata all'allontanamento volontario del 38enne. A rafforzare questa ipotesi è la segnalazione arrivata da un capostazione e da un tabaccaio, entrambi di Caserta, che avrebbero visto l'uomo girovagare per la stazione centrale a pochi passi dalla Reggia. Che l'uomo abbia preso un treno? Che sia ancora in zona? Il condizionale è d'obbligo. Intanto anche la nota trasmissione 'Chi l'ha visto?', in onda su Rai Tre, ha cominciato a trattare il caso di Pacelli.

LA GIORNATA
Nuova alba e nuovo giorno di ricerche a S.Salvatore Telesino dove l'intera comunità è in apprensione dopo la scomparsa di Raffaele Pacelli, il barbiere 38enne sparito nel nulla dal 30 dicembre 2014. Sul giallo di capodanno sembra calato un vero e proprio velo di mistero che tutto copre è tutto nasconde. Proviamo però a riannodare qualche filo. Raffaele Pacelli 'u barbier' così come lo chiamano tutti scompare intorno alle 12.30 del 30 dicembre scorso. Alcune testimonianze, ritenute attendibili dagli inquirenti, fanno notare che l'uomo 38 anni alto 1,75 vestito con jeans, giubbotto tipo bomber ed uno scaldacollo usato per cappello con in spalla uno zaino Invicta viene notato prima nei pressi dell'Abbazia Benedettina e poi ripreso da una telecamera di sorveglianza nei pressi di un cavalcavia sito in via Pugliano che collega San Salvatore Telesino a Castelvenere e poi ancora sul ponte che porta in zona Puri da parte di un automobilista. In attesa dei tabulati telefonici, l'ultima cella che ha agganciato il segnale emesso dal cellulare è quella posta alle spalle dello store "Cisalfa" che ha un raggio di 5 km e che dunque confermerebbe il luogo dell'ultimo avvistamento. I cani molecolari hanno poi perso le tracce all'ingresso dello svincolo della S.S. Telesina in direzione Benevento mentre nulla è ancora emerso dalle battute effettuate nei boschi, pozzi, ed abitazioni abbandonate effettuate palmo a palmo con l'ausilio di un elicottero munito di radar per il rilevamento di fonti di calore. Nella serata di ieri un tabaccaio di Caserta si è detto sicuro di averlo riconosciuto nel capoluogo di Terra del Lavoro e di avergli chiesto informazioni circa un luogo di ristoro o di un centro d'accoglienza. Tale testimonianza è ritenuta attendibile. I motivi di tale sparizione sono da ricercarsi si anche nell'arrivo della cartella esattoriale di "Equitalia", tenuta nascosta alla moglie che l'ha ritrovata durante le pulizie effettuate all'interno del salone in cui il marito lavorava.

LE RICERCHE E L'IPOTESI FUGA
Stamattina i Caschi Rossi sono nuovamente risaliti sul Monte Pugliano per effettuare quella che potrebbe essere l'ultima battuta in loco prima che le indagini proseguono su altre strade. Certo è plausibile che il Pacelli si sia allontanato volontariamente e che invece di salire sui cosiddetti 'Puri' abbia girato a sinistra percorrendo una strada che costeggia il tratto di superstrada che transita nel comune Telesino per poi sbucare o su di una piazzola di sosta, a poca distanza, o inoltrandosi nei vigneti alle spalle del Grand Hotel di Telese Terme. Ritenuta attendibile anche la chiamata arrivata allo zio, residente a Roma, in cui si sarebbe sentita una persona ansimante, tanti rumori ma nessuna parola. Da smentire i tanti contenuti del messaggio inviato alla moglie poco prima di sparire nel nulla dove ci sarebbe scritto: "scusa se non sono stato un buon marito ed un buon padre". Da capire anche l'uomo portasse con se nello zaino visto che 'i ferri del mestiere' sono stati lasciati sul posto di lavoro così come le chiavi di casa e l'incasso di giornata. A questo punto è lecito pensare all'allontanamento volontario per problemi che una persona anche se amica di tutti ma introversa non riuscendo ad esternarle e sopraffatto dal peso insostenibile abbia deciso di staccare la spina. A 72 ore dalla scomparsa dunque non ci sono elementi utili che lascino pensare ad un gesto estremo ma ad una fuga probabilmente ben architettata.

Michele Palmieri



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