Benevento. Amina Ingaldi: "Defenestrata per insubordinazione, e' questo il cambiamento?"

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Amina Ingaldi a mensaAmina Ingaldi a mensa

"Apprendo dalla stampa e dai social, che deleghe precedentemente a me conferite in maniera doverosamente impasticciate, sono state per il nuovo Assessore rimodulate, previa opportuna rivisitazione". Esordisce così l'ex assessore con una caustica nota alla stampa.

Che l'assessore coprisse incarichi critici era stato chiaro sin da subito. Il caso mensa, infatti, era una patata bollente già nelle mani della vecchia amministrazione. La vicenda è nota. Ingaldi ritiene di aver "diligentemente portato alla valutazione del Sindaco" dei rilievi offerti, la cui fondatezza sarebbe provata oggi con la diversa assegnazione delle deleghe al suo successore. "In particolare prendo atto" - dichiara Ingaldi - "che la parte afferente la delega alla 'Famiglia e all’Infanzia' è rientrata correttamente - come da me più volte rappresentato per le vie brevi ed informali - nell’ambito della delega alle Politiche Sociali in capo all’Assessore Patrizia Maio, senza 'l’occorrenza di un nuovo provvedimento'. Nella stessa, infatti, mi ero preoccupata di segnalare che 'l’inopportuno tentativo di sdoppiarle ha creato difficoltà nella gestione delle varie situazioni da trattare, ingenerando anche confusione e disservizi all’utenza'. Per quanto sopra ritengo che con l’ eliminazione della sovrapposizione delle competenze si procederà in maniera più agevole e funzionale all’obiettivo di dare risposte all’utenza dando, finalmente, un approccio sistemico e non frazionato alle problematiche della famiglia". 

Commentando l’intervista rilasciata dal Sindaco, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo Assessore, che la delega inerente la “mensa scolastica”, al momento, è rimasta di sua competenza , in attesa di trovare chi tra i Consiglieri “vorrà proporsi per tale incarico”, Ingaldi dichiara di aver constatato che "le decisioni assunte - in queste ultime ore - dal Sindaco, mi hanno dato completamente ragione; infatti, i rilievi da me sollevati con la nota “inquisita” sono stati dallo stesso integralmente recepiti nei fatti, contrariamente a quanto invece affermato nel corso dell’intervista rilasciata durante la trasmissione “ PALCONAIR di TV7” di domenica scorsa. In tale circostanza, il Sindaco mi ha tacciato di incompetenza, arroganza e di usare “ una scorrettezza di linguaggio” poco adatto ad una donna".

Per Amina Ingaldi vi sarebbe quindi un netto cambio rotta, che rivendica di aver a suo tempo suggerito. "La “rivisitazione” delle deleghe (da me più volte richiesto nel corso di questi nove mesi)" - continua - "porterà un miglioramento nella gestione delle questioni da trattare e procurerà di sicuro dei vantaggi alla cittadinanza tutta. A questo punto però mi sorge spontanea la domanda: perché sono stata revocata? Se, come i fatti hanno poi dimostrato, le “doglianze” da me rappresentate, sono state totalmente recepite dal Sindaco, perché si è reso necessario procedere alla mia revoca? Quali sono le vere motivazioni che hanno spinto il Sindaco ad assumere una decisione così “meschina” e di basso profilo? Al momento sono contenta per la Città e per i miei sostenitori che hanno sempre creduto in me, perché non posso fare a meno di constatare che il mio “sacrificio” è servito comunque a migliorare quantomeno la “questione” delle attribuzioni delle deleghe che originariamente erano state conferite dal nostro “esperto” Sindaco in modo confusionario ed anche sconclusionato".

"Infine" - conclude la Ingaldi - "per quanto attiene la questione dei dirigenti da me sollevata, non mi sorprenderò, se a breve - alla luce di recentissime esternazioni del Sindaco - si dovrà assistere ad un’altra “caporetto”, dovendo ammettere che, anche queste mie doglianze, non erano peregrine.  Ecco la rappresentazione di questi miei amletici dubbi: Sembra, infatti, che qualcun altro e non il Sindaco abbia nominato i dirigenti tra il personale dipendente dell’Ente attraverso una forma di “evidenza pubblica”.  Nel corso della stessa intervista di domenica a “Palconair”, il Sindaco, però, sembra stia prendendo le distanze da questi ultimi affermando di non avere potere  sui dirigenti che si è ritrovato. Invece, i nominati non solo hanno avuto il suo placet ma, allo scadere dei primi sei mesi, sono stati tutti rinnovati compresi quelli non sufficientemente efficienti. Mi aspetto quindi che, dopo le mie lamentele, vorrà prendere le distanze da questi “tecnici” che stanno rallentando oltremodo la macchina amministrativa ed hanno determinato quel famoso stallo da me richiamato; se anche questa circostanza si avvererà, avrò avuto ragione su tuttto".

L'ex assessore si duole infine per il fatto che l’esternazione del proprio disagio volto a dare un "impulso migliorativo, positivo e costruttivo, alla macchina amministrativa, attraverso l’auspicato confronto", sia stato la causa del suo defenestramento.



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