Benevento e Durazzano, sequestrati due centri di accoglienza

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La misura eseguita dai militari dell'Arma riguarda due centri di prima accoglienza a Benevento e Durazzano.

“Inadempienza di contratti di pubbliche forniture, falso in atto pubblico e violazione al testo unico sull’edilizia” sono queste le accuse che, a vario titolo, la Procura di Benevento ha contestato a sei persone nell’ambito di una inchiesta che stamani ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento ed eseguito dai Carabinieri del Nas di Salerno e dal Comando Provinciale dell’Arma.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti due immobili adibiti a centri di prima accoglienza che sarebbero sorti: “uno in un immobile realizzato senza permesso a costruire, l'altro per aver utilizzato un falso attestato di agibilità al fine di ottenere le abilitazioni in uso e dunque in assenza delle certificazioni di agibilità e abitabilità prescritte dalla legge”.

L’attività di indagine, fa sapere il procuratore capo Aldo Policastro in una nota “sono state coordinate dalla Procura e condotte dai carabinieri del Nas di Salerno”. Tutto, sarebbe partito dopo un'ispezione effettuata nei due centri di prima accoglienza per cittadini stranieri richiedenti protezione internazione di via Ponticelli, a Benevento e di via Manzoni a Durazzano. “In quell'occasione – precisa Policastro – erano emerse una serie di carenze strutturali ed organizzative oltre all'assenza di alcune certificazioni necessarie come l’agibilità e l’abitabilità”.

Il procuratore ha poi tenuto a ribadire che “la misura è stata adottata per assicurare dignitose condizioni igienico sanitarie e strutturali e tutelare la salute e l’incolumità degli occupanti in fuga da paesi con guerre in corso e gravissimi problemi economici”. 



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