Bosco (Uil), sui fondi per l’efficientamento energetico

12:21:23 1688 stampa questo articolo
Fioravante Bosco, segretario responsabile della Uil FplFioravante Bosco, segretario responsabile della Uil Fpl

E’ stato approvato, dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Premier, Matteo Renzi, del Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e del Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, un provvedimento per la riqualificazione energetica di immobili della Pubblica amministrazione e di edifici residenziali e per l'efficienza delle imprese "energivore" con un plafond da 800milioni di euro dal 2014 al 2020. Gli interventi saranno realizzati anche grazie al Fondo nazionale per l'efficienza energetica del ministero dello Sviluppo economico che agirà sia per la concessione di garanzie che per l'erogazione di investimenti. Il provvedimento, su cui ora saranno acquisiti i pareri delle commissioni parlamentari competenti, recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, la norma europea che indica agli Stati membri come raggiungere l’obiettivo di efficienza energetica del 20% al 2020, imponendo di fissare un obiettivo nazionale entro il 5 giugno prossimo. In tal senso lo schema di decreto legislativo mira a introdurre nell’ordinamento nazionale misure innovative finalizzate a promuovere l’efficienza energetica in tutti i settori sensibili, a partire dalla pubblica amministrazione centrale, all’edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico. Un approccio pragmatico che punta a conseguire il target di riduzione dei consumi di energia al 2020 già fissato dalla Strategia energetica nazionale, aggiornandolo però con nuovi strumenti. Infatti, degli 800milioni previsti per il 2014-2020 dal decreto, 355milioni di contributo a fondo perduto saranno destinati all'efficienza degli immobili della Pubblica Amministrazione centrale (escluse scuole ed ospedali) che dovranno riqualificare il 3% annuo della superficie: da questo obbligo restano esclusi gli immobili inferiori a 500 mq (limite che, a partire dal 9 luglio 2015, scenderà a 250 mq), quelli vincolati e i luoghi di culto. Il mancato raggiungimento degli obiettivi di efficienza potrà comportare l'attivazione di procedure di infrazione da parte di Bruxelles e per questo il provvedimento dedica molta attenzione agli strumenti per il monitoraggio dei risultati ottenuti. Sarà compito dell'Enea raccogliere, ogni anno, i dati sui consumi degli edifici della Pubblica amministrazione, che saranno gestiti attraverso un portale Web dedicato. Altri 350milioni di euro, poi, arriveranno dal Fondo rotativo del Mise e saranno destinati a finanziare interventi di efficientamento di edifici residenziali (compresa l'edilizia popolare) da parte di Esco (Energy Service Companies, ossia società di servizi energetici) e imprese. Particolari condizioni nei finanziamenti e premialità potranno essere previste, prevede il decreto, per interventi di riqualificazione che comprendano anche la messa in sicurezza antisismica e per la costruzione di edifici nuovi a energia quasi zero: questi standard saranno definiti con decreti successivi dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente. Ulteriori 7milioni, inoltre, serviranno per azioni di informazione e formazione, mentre per le Piccole e medie imprese (Pmi) non ci sarà nessun obbligo, ma saranno incoraggiate lo stesso sulla strada dell'efficientamento energetico grazie ai cofinanziamenti per 70 milioni. “Ci pare importante – ha osservato Fioravante Bosco della Uil sannita - un intervento concreto su quella che riteniamo debba essere la prima fonte di energia del Paese e su cui da anni abbiamo intrapreso iniziative che hanno trovato nell’apposito Protocollo sottoscritto con Confindustria nazionale un momento importante di affermazione”.



Articolo di Lavoro / Commenti