Cacciano (Pd): ‘Tammaro e Fortore immolati per un accordo politico con Mastella’

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“Il sindaco di Colle Sannita, dopo la cocente sconfitta delle provinciali, dimenticando quando professato sino a pochi giorni fa, si reca dal più partitico, ottocentesco, manzoniano dei politici della prima repubblica per riceverne l’agognata benedizione”. Questo il commento di Giovanni Cacciano, Coordinatore PD Alto Sannio e Vice Segretario Provinciale PD in relazione al passaggio di Nista con Mastella. “La genuflessione di Nista a casa Mastella rasenta il ridicolo. È così spiegata anche la ragione vera del movimento dei sindaci del Tammaro e del Fortore. Nessun di quei sindaci è stato infatti eletto in Consiglio Provinciale. Guarda caso, però, quei voti sono stati essenziali all’elezione del sindaco di Ceppaloni, Claudio Cataudo. I voti del Tammaro e del Fortore sono stati immolati sull’altare di un accordo politico di bassa lega, magari sperando in un contentino alle prossime regionali. Il pellegrinaggio a casa Mastella del sindaco di Colle Sannitae del suo scudiero avrà ricevuto il placet preventivo di Pasquale Santagata, sindaco di Cerreto Sannita. Colui che più di altri si è prodigato per la candidatura di Nista a presidente della Provincia riceve così il meritato premio. Il civismo di uno sparuto gruppo di sindaci dell’Alto Sannio altro non era che la foglia di fico dietro cui celare personali voglie di rivalsa a dispetto dell’esigenza di conferire rappresentanza ai nostri territori. Il PD Alto Sannio – ha concluso Cacciano - non solo ha condotto in seno al Consiglio Provinciale il vice sindaco di Foiano, Giuseppe Ruggiero, ma ne ha fatto il primo degli eletti”.



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