Cacciano e Ruggiero (Pd) attaccano Nista: 'Ha tolto la maschera chiedendo asilo ai veterani della destra sannita'

15:56:11 1806 stampa questo articolo

"Il civismo di Giorgio Nista si è scontrato con la dura realtà dei fatti - è il commento di Giovanni Cacciano, coordinatore del Pd Alto Sannio e vice-segretario del Pd”. Ieri sera il sindaco di Colle Sannita, aspirante candidato alla Rocca dei Rettori, ha partecipato ad un vertice con tutti i rappresentanti 'storici' della destra sannita. “È accaduto quello che avevamo pronosticato fin dal primo momento, cioè che Nista voleva utilizzare la bandiera del civismo come paravento per le cieche ambizioni personali. I sindaci, molti in buona fede, pronti a credere a un movimentismo alimentato dal basso, dovranno ricredersi e chiudere le porte in faccia a chi ha provato ad ingannarli. Nista crede di possedere l'immortalità politica e dopo aver battuto tutte le strade per tornare in sella, ora rinnega la sua storia di uomo di sinistra chiedendo asilo ai veterani della destra sannita, Izzo, Viespoli, Bello e Santamaria. All'interpartitico di ieri sera si è trascinato dietro perfino un dinosauro come Mario Pepe – ha fatto notare Cacciano - che si sposta definitivamente a destra e ufficializza così il suo tradimento. La gente del Fortore e del Tammaro ricordano bene quanti danni abbia causato il suo passaggio da queste parti e avrebbero voluto solo rimuoverne la memoria”.
“La verità è che Nista e Pepe – ha continuato il vice di Mortaruolo - campioni del trasformismo, sono tra quelli pronti a tutto pur di accomodarsi una poltrona. Abbarbicati al potere come cozze agli scogli. E i loro sodali, aspiranti compagni di viaggio, calpestano ideali e storie personali pur di dare vita a un triste rassemblement anti-Pd".
"I sindaci, soprattutto a quelli del Fortore e del Tammaro - gli ha fatto eco Giuseppe Ruggiero, vicesindaco di Foiano - non si lasceranno blandire da un'operazione in vecchio stile partitico, che non ha nulla a che vedere con il civismo o con il movimentismo delle fasce tricolori. Il sindaco di Colle ha buttato giù la maschera. Nista è oggi a tutti gli effetti un uomo di destra, dopo essere stato per oltre un lustro, un uomo di sinistra. Ha tradito se stesso e la sua gente. È pronto a guidare una santa alleanza contro il Pd. Ma il futuro di una provincia non può nascere dalle ceneri di una destra più volte sconfitta nelle urne. La politica è speranza e non rabbia. Il Pd ha un progetto di sviluppo chiaro che guarda al domani di una provincia che oggi più di ieri ha davanti sfide importanti. Nista e la sua cricca dovrebbero prima liberarsi dall'ossessione del Pd e poi candidarsi al governo di questa provincia. Lo spettacolo offerto ieri sera è da teatrino della politica, un ritrovo di ex ormai sull'orlo di una crisi di nervi".



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