Camera approva legge salva piccoli comuni. Barone: "Sviluppo per il Sannio"

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Panorama Santa Croce del SannioPanorama Santa Croce del Sannio

Approvata all'unanimità presso la Camera dei Deputati la legge che salva dall'estinzione i piccoli comuni. Previsto fondo per intervenit e valorizzazione di 100 milioni di euro. Soddisfatto anche Luigi Barone dell'Ncd.

È stata approvata ieri alla Camera dei Deputati – ora deve pronunciarsi il Senato – la legge che salva i piccoli comuni (meno di 5mila abitanti) dalla scomparsa. Legge che interessa il 70% dei comuni italiani e dunque, anche tantissime comunità del Sannio. La proposta di legge è stata presentata da Ermete Realacci (relatori: Borghi, Iannuzzi e Misiani)che definisce il 28 settembre, “una bella giornata per chi vuole bene all’Italia” prevede “un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità, che coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy”.

Non solo perché prevede anche l’istituzione di un fondo unico per lo sviluppo non solo strutturale, economico e sociale ma di 10 milioni di euro per il 2017 e di 15 milioni dal 2018 al 2023 ma anche finanziare azioni tese alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Ed ancora, alla salvaguardia e alla riqualificazione dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici, efficientamento energetico, diffusione della banda larga, promozione della filiera corta alla promozione di nuove attività produttive

“I nostri 5.585 piccoli comuni – ricrorda Realacci tramite il suo profilo Facebook – non sono un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e proiettarle nel futuro. Un’idea ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di territori, comunità e talenti. È il presupposto da cui parte questa legge a lungo attesa, sostenuta anche fuori dal parlamento da associazioni come Legambiente e Coldiretti. Uno dei primi a capire l'importanza di questa visione dell'Italia fu il presidente emerito Ciampi, che in un messaggio inviatomi in occasione di Voler Bene all’Italia 2002 definì questi borghi un presidio di civiltà, un’opportunità da cogliere. La legge sui Piccoli Comuni propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023”.

Soddisfatto Luigi Barone, dirigente campano del Nuovo Centrodestra e membro della direzione Nazionale del partito. “L’approvazione all’unanimità e in tempi record di ieri alla Camera della proposta di legge sui Piccoli Comuni – dice – dimostra l’attenzione del Parlamento e della maggioranza nei confronti del territorio. Abbiamo fiducia che anche al Senato l’iter possa essere rapido e senza intoppi. È un provvedimento che è un’opportunità per il nostro Paese e una manna dal cielo per lo sviluppo del nostro Sannio”.

E aggiunge. “Il Sannio è una terra ricca di tradizioni, territori rurali e prodotti tipi che possono rappresentare eccellenze e orgoglio dell’Italia. Devono essere valorizzate al meglio attraverso un’azione politica mirata. Questo Governo e questo Parlamento, a differenza del passato, hanno deciso di puntare sulla valorizzazione di tutti i territori. È un’occasione di riscatto in particolare per le amministrazioni locali sannite che devono essere attente alle opportunità messe in campo”.



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