Campolattaro: Presentate le attività del Centro Culturale per lo studio della civiltà contadina nel Sannio

20:4:5 6145 stampa questo articolo

“Documenti importanti, come quelli che riguardano la tavola e la strada Bebiana, non potevano restare nascosti: si tratta di carteggi e di mappe che dimostrano il protagonismo della famiglia De Agostini nella rinascita di intere zone dell’Alto Tammaro”. È con queste parole che ha esordito il presidente del Centro culturale per lo studio della civiltà contadina nel Sannio, Annibale Laudato, nella conferenza stampa tenutasi per illustrare le attività che il Centro ha programmato per l’anno 2013 sul tema ‘La famiglia De Agostini a Campolattaro (1813-2013) – Due secoli di vicende e di protagonisti’. “Nel mese di maggio – ha illustrato Laudato - daremo avvio alle celebrazioni presentando un lavoro sulla tavola Bebiana: verranno qui archeologi che ci parleranno di questo documento, mentre altri esperti ci parleranno della costruzione della strada Bebiana. Seguirà poi, a giugno, una manifestazione sul Brigantaggio post unitario. Ed infine, a dicembre, ci soffermeremo su tutti i personaggi della famiglia De Agostini che hanno segnato non solo la scena della loro vita, per gli affetti e gli aspetti familiari, ma soprattutto il loro impegno per far uscire dall’isolamento intere popolazioni dell’Alto Tammaro, in maniera particolare di Circello, Colle Sannita, Decorata, Riccia, Castelvenere, Foiano, ma anche San Marco dei Cavoti, che per uscire dall’isolamento creò un collegamento con la strada Bebiana”. A moderare i lavori della conferenza è stato il presidente dell’Assostampa Sannita, Giovanni Fuccio, il quale ha voluto sottolineare l’importanza della stampa periodica nella divulgazione delle attività culturali. “Le pagine dei nostri periodici sono diventati negli anni documenti preziosi per gli studiosi che vogliono capire queste questioni. Nel Sannio abbiamo avuto tante cose negative, ma abbiamo anche una storia straordinaria della stampa locale che si è sempre interessata del mondo culturale”. È stata poi la volta di Enrico De Agostini, diplomatico di carriera. “Quelle che presentiamo sono tutte opere che nascono dall’amore della mia famiglia per questa terra. È però importante – ha sottolineato - che questi eventi che il Centro culturale sta organizzando per ricordare questi personaggi, non siano intesi come celebrazione della mia famiglia, ma come celebrazione di un popolo e di un territorio: come presa di coscienza della loro storia, perché questa storia è importante per la valorizzazione del loro futuro”. Massima disponibilità è infine arrivata dal sindaco di Campolattaro, Pasquale Narciso che ha concluso affermando che “dobbiamo impegnarci di più per far conoscere a tutti i cittadini, non solo del Sannio, il Palazzo De Agostini: perché attraverso queste opere, è possibile leggere la storia di questi ultimi 200 anni”.



Articolo di / Commenti