Carmine Nardone dice la sua su Pepe, De Caro, Cimitile, Damiano e Nuova Magnegas

18:58:20 7847 stampa questo articolo

Nostro servizio - Sono giunte le risposte di Carmine Nardone, pacate e piccate, concilianti e fendenti, a seconda dei soggetti interessati o delle materie trattate. Soffermandosi sull'importanza della legalità ha chiesto conto delle aziende che hanno lavorato negli appalti pubblici comunali prima che lo stesso ente territoriale si dotasse del protocollo di legalità nel 2008. Parlando di benzina gettatagli sulle vesti ha spiegato i risultati scientifico- sperimentali della nuova Magnegasitalia Srl, la società di cui il figlio, Francesco, è presidente, recentemente chiamata in causa da una interrogazione regionale di Umberto Del Basso De Caro. Ha quindi rivendicato quanto da lui realizzato negli anni di governo alla Rocca dei Rettori, polemizzando col deputato Costantino Boffa.

L'ex compagno di partito, infatti, aveva affermato come molte delle realizzazioni fossero state rese possibili grazie alla sua mediazione in regione Campania. Ebbene, Nardone ha allora elencato quanto da lui esclusivamente assicurato. Aniello Cimitile, suo successore alla Provincia, è stato invitato a spiegare il suo piano strategico di sviluppo visto l'abbandono di quello realizzato da Nardone con lo studio Ambrosetti, costato 100.000 euro. Infine, un affondo all'ex assessore Aldo Damiano, reo di una scarsa attenzione, secondo Nardone, alle esigenze dei diversamente abili nell'abbattimento delle barriere architettoniche.


Sulle polemiche e sulle accuse, compagne della sua candidatura a sindaco di Benevento, Carmine Nardone ha detto di voler cogliere l'occasione odierna per l'impossibilità, nei convulsi giorni a venire, di poter spiegare le sue ragioni. Prima, però, ha voluto ringraziare l'informazione tutta, parte indispensabile, a suo dire, in una campagna elettorale, per la mediazione coi cittadini. "Nonostante la proposta inedita della coalizione (Viespoli, Mastella e Gennaro Santamaria lo sostengono, ndr) - ha precisato il già primo cittadino della Rocca - con la relativa difficoltà di racconto, voglio soffermarmi sull'aspetto importante di questa campagna, la partecipazione attiva, straordinaria e insolita della gente".

Dapprima ha rimarcato l'importanza della legalità: "Io credo che il futuro sia quello della salvaguardia del territorio dai tentativi di aggressione. Mi rivolgo a tutti i candidati, il tema della lotta alla criminalità non è competenza esclusiva di una sola parte. Come Presidente della Provincia adottai un protocollo di legalità nel luglio del 2005. Suo compito, escludere quelle ditte dai pubblici appalti che, al di là del certificato antimafia, non avessero dimostrato tutti i presupposti di assenza di infiltrazioni mafiose, camorristiche. Il Comune di Benevento ha invece sottoscritto il proprio protocollo solo qualche anno dopo, nel 2008. Quando chiedono di rendere pubblico il nome di aziende escluse o da escludere sanno che non si può fare, ma posso rilevare il numero delle stesse che noi escludemmo: 62, 63. Quello che io ora chiedo è che vengano valutate le ditte che hanno operato nel periodo in cui il Comune si è ritrovato sprovvisto del Protocollo, dalla elezione di Fausto Pepe a primo cittadino, nel 2006, fino al 2008. E' presente qualche azienda con problemi particolari o qualcuna a cui poi è stato revocato il certificato antimafia? Ciò lo domando non nei confronti di un singolo esponente politico ma a tutela del nostro territorio. Questa è una precondizione per chiunque andrà a governare. Altro problema da verificare sono i trasferimenti di proprietà, avvenuti di recente, di parte del nostro patrimonio fondiario".
Poi, Nardone ha lanciato la sua proposta: "Bisogna confermare il protocollo di legalità estendendolo, tuttavia, anche agli interventi dei privati. Difatti spesse volte, aziende dubbie sotto tale profilo preferiscono non partecipare a gare pubbliche ma inserirsi nelle operazioni private".

"Mantengo la freddezza anche quando qualcuno mi si butta la benzina addosso". Così ha aperto il capitolo riguardante le recenti accuse di Umberto Del Basso De Caro all'associazione Futuridea da lui presieduta sino a qualche tempo fa e alla società Nuova Magnegas Italia che ha il figlio di Nardone, Francesco, quale presidente.


Oggetto delle accuse del consigliere regionale del PD “l'acquisto da parte del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della provincia di Benevento, con determina commissariale n. 53 del 28 maggio 2010 e successivo contratto del 23 luglio 2010, di un macchinario sperimentale, asseritamente, con la capacità di trasformare i reflui speciali in un mix di acqua sterile e di un gas specifico, definito 'Magnegas', utilizzabile, quest'ultimo, quale materia prima per la produzione di energia termica ed elettrica”. De Caro ha chiesto tramite una interrogazione ai vertici della Regione Campania se fosse stata esperita gara per tale acquisto visto il costo sopra soglia e se tale macchinario sia ora funzionante.

Nardone prima di rispondere ai quesiti ha voluto procedere con degli antefatti: "Nel 1996 - ha ricordato - Umberto Del Basso De Caro era stato proposto all'interno dei Democratici di Sinistra quale candidato per la Camera dei Deputati. Molti esponenti dei Ds, oggi nel PD, occuparono la Federazione per dire che non volevano candidato Del Basso DE Caro perché era stato uno dei difensori di Bettino Craxi. Io ritenni di fare un passo indietro. Restai al terzo posto della proporzionale e fui eletto perché nessuno vinse i collegi. Io ho sempre rispettato gli antagonisti politici. Del Basso De Caro è stato solo lo scorso anno candidato consigliere regionale. Venne da me a chiedermi di candidare mio figlio nella lista del PD. V'era un problema di quorum. Chiunque altro avrebbe rifiutato perché la non elezione era certa. Le espressioni che ebbe l'oggi consigliere regionale furono di amicizia eterna. C'è un limite a tutto, anche alla macchina del fango. Lui ha ora presentato questa interrogazione. Quante invece ne ha presentate sui problemi dei disabili, sulle 807 aziende che stanno chiudendo nel Sannio? Su Futuridea sono state dette molte cose".

Invitando più volte noi giornalisti a prendere visione e copia dei documenti preparati ha spiegato come con l'associazione tanti ragazzi stiano cercando di costruirsi un futuro con lo scambio di innovazioni tra una realtà locale e quelle internazionali.

"Vicepresidente di Futuridea - ha ancora rimarcato Nardone - è stato Sergio Tanga, oggi candidato per Fausto Pepe. Tra le aziende associate figurano quelle di giovani che militano per il PDL. Grazie ai prototipi è stato possibile presentare alla Regione Camapnia un progetto di eco-serra che sarà finanziato ad un privato, che non conosco, per 500.000 euro, in Contrada San Vitale. Poi, c'è il laboratorio, quello della Demo Station all'Asi, l'Area per lo sviluppo industriale. Sono giunti dai Paesi più disparati per visionarlo".

Infine, la spiegazione: "Le macchine sono 2. Una è stata portata a Benevento dall'America nel 2009 per le sperimentazioni. Trasforma i liquami in un carburante ecocompatibile. L'altra quella acquistata dall'Asi è invece giunta nel 2010, ancora non è funzionante per un problema di compatibilità con i cavi dati in dotazione dagli americani. I tecnici statunitensi sono venuti qui per risolvere il problema".
Nardone ha pure ricordato tutti i convegni e le audizioni che si sono fatti sul Magnegas. "Hanno partecipato anche Fausto Pepe ed Aniello Cimitile - ha detto -. L'accordo con l'Asi, agreement riservato vista la tecnologia in oggetto, quando mio figlio è stato candidato già c'era. Perché l'interrogazione non l'hanno fatta allora? Invito a lasciarli stare i miei figli. Ne hanno già dette troppe. Che dire del matrimonio di mio figlio Francesco? Dissero che lo aveva pagato l'Ente Provincia! Il mio amico ristoratore Pascalucci fu costretto a conservarsi le copie degli assegni con cui saldammo il ricevimento!".

Come fiume in piena, ha continuato a ricordare i risultati raggiunti dalla Nuova Magnegasitalia. Ad esempio la presenza insieme a poche altre realtà del Mezzogiorno, ma solitaria per il Sannio, nel Rapporto 'Italia degli Innovatori'. Con esso, il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione ha selezionato, tra i partecipanti, 200 tra aziende e poli di ricerca, per la presenza italiana all'Expo Shanghai 2010 dedicato al tema "Better City, Better Life". Si realizzeranno una mostra temporanea ed eventi collaterali dedicati alle eccellenze tecnologiche.

"I giovani soci - ha sarcasticamente chiosato sull'argomento - non hanno partecipato ad alcuna graduatoria fittizia all'Amts, si sono riuniti solo per costruire, insieme, un futuro di indipendenza. Così come noi alla Provincia avevamo elaborato con il rinomato Studio Ambrosetti, costato 100.000 euro, un piano strategico di Sviluppo nel 2007. E' stato accantonato. Bene. Qual è lo strumento strategico migliore che invece hanno realizzato alla Rocca di Cimitile? Cosa hanno prodotto i consulenti esterni nominati dal Comune di Benevento? Non mi interessa quanto hanno speso ma cosa hanno realizzato!".

Appassionata la disamina su quanto affermato da Costantino Boffa, parlamentare del PD, per anni suo compagno di partito: "Boffa ci ha chiesto di fare un convegno alla Camera come Futuridea e ha poi presentato una proposta di legge sui carburanti biosostenibili. Ora che farà? Dopo l'interrogazione di Del Basso De Caro la revocherà? Lui è stato molto generoso! Ha detto che quanto da me realizzato alla Provincia è passato sulla sua scrivania in Regione Campania. Io non ho mai rinnegato la collegialità nel governo della Provincia. Tuttavia ho realizzato progetti che non sono passati sulla sua scrivania: la Zingara morta, la Fortorina, la tangenziale Ovest, l'Arcos, il Musa, il risanamento dei giardini della Rocca. Boffa ha dichiarato che ora con me non può avere rapporti perché ho pensieri diversi. Va bene. Per me però la diversità è sempre stata ricchezza. La verità è che nel PD o sei assoggettato, o hai una visione padronale o non vai bene".

Prima di terminare un'ultima punta di sarcasmo Nardone l'ha riservata ad Aldo Damiano, assessore comunale della Giunta Pepe: "Damiano disse che alla Rocca non v'era l'ascensore! Si sarà distratto! L'ascensore c'è. Quando abbiamo ospitato Rita Levi Montalcini la senatrice lo ha utilizzato! La distrazione gli avrà giocato brutti scherzi anche sul Piano Urbanistico Comunale dove ha dimenticato la rimozione delle barriere architettoniche!".

Nel commiato, chiudendo il cerchio, Carmine Nardone è ritornato sull'innovazione e sulla legalità: "Le leve non solo della mia lista ma dell'intera coalizione".
Tiziana Nardone



Articolo di / Commenti