Caro biglietti ad Ischia. Prezzi da serie A, tifosi giallorossi penalizzati

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La squadra si allena agli ordini di Brini e, tra un occhio al calciomercato ed alle condizioni del centrocampista De Falco (ieri ha iniziato la riabilitazione a Villa Stuart e, con ogni probabilità, non sarà disponibile per la prima di campionato), tiene banco il caro biglietto che l'Ischia intende attuare nei confronti dei tifosi del Benevento, in occasione della prima di Lega Pro, girone C.

Il campionato tra annunci, improbabili ripescaggi e sconsiderati spostamenti comincerà domenica 31 agosto. Ora come tutti sappiamo nella prima gara di campionato il Benevento affronterà nel modesto ‘Stadio Enzo Mazzella’ gli isolani dell’Ischia. Facile prevedere vuoi per il weekend vuoi per la vicinanza l’esodo dei tifosi giallorossi verso ciò che i Greci chiamarono Pithecusa. Fin qui però nulla di strano sostanzialmente è una gara che apre la stagione, c’è curiosità ed è lecito pensarla anche come una gita fuori porta.
Ma a gelare letteralmente la tifoseria sannita è stato il prezzo del biglietto per il settore ospiti fissato a 15,00 € + 1,50 € di prevendita, totale: 16,50 € che sommati ai 22,40 € ( tariffa base passeggero A/R Napoli – Ischia) o i 64,10 € (tariffa A/R auto inferiori a 4mt) o i 97,60 € (tariffa A/R auto superiori a 4mt) sono un autentico salasso – tralasciamo i bus e pulmini.
Dopo la protesta in merito al prezzo dei biglietti praticata dal Prato in relazione al settore ospiti in occasione dell’ultima gara dello scorso campionato di Lega Pro, i tifosi della strega potrebbero ripetere l’iniziativa messa in atto al Lungobisenzio mentre alcuni già sui social invitano la società a fissare il prezzo del biglietto per il settore ospiti del Vigorito a 20,00 €. I tifosi infatti onorarono lo stesso la trasferta raggiungendo il settore ospiti, ma restando fuori protestando civilmente contro questa scellerata e spudorata scelta di chi voleva speculare su una passione.
Azioni queste che capitano nei campionati maggiori, ancora più spesso e basti pensare al San Paolo, al Bentegodi, al Friuli o al Juventus Stadium.
Una pratica questa delle società che veniva usata per le partite di cartello o nel momento in cui arrivava una folta schiera di tifosi - solo per incrementare gli incassi -, pratica però che non dovrebbe diventare norma, perché non solo allontana ancora di più la gente dagli impianti e dal calcio vivo aiutando la desertificazione degli stadi che cresce di anno in anno ma anche perché è impensabile voler combattere e addomesticare i tifosi con il caro biglietti per poi chiamarli a raccolta nei momenti di difficoltà con prezzi popolari.

Intanto la società lavora a fari spenti e senza troppi clamori, preparando la domanda di ripescaggio per la serie B. Ieri il Comune di Benevento ha concesso la disponiblità del 'Ciro Vigorito', aumentando l'agibilità a 12.587 spettatori.

Michele Palmieri



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