A Pietro Bartolo, 57 anni, lampedusano, da tutti conosciuto come “il medico dei salvataggi”, è stato conferito “il premio nazionale don Peppe Diana – Per amore del mio popolo”. A consegnare il premio i fratelli di don Diana, Marisa ed Emilio.
La cerimonia è avvenuta a Casal di Principe, in via Urano, in un bene confiscato, ora “Casa don Diana”, dove fino a qualche mese fa si è tenuta la mostra delle opere degli Uffizi. Oltre che a Pietro Bartolo il premio è stato assegnato alla giornalista Milena Gabanelli, a don Antonio Loffredo, parroco della basilica di S. Maria della Sanità. Menzioni speciali del premio sono state assegnate a Suor Rita Giaretta, Orsolina del Sacro Cuore; Alessandro Buffardi, giovane consigliere comunale di Castel Volturno; a Gerlando Iorio, funzionario di Prefettura.
Pietro Bartolo, che da 25 anni si occupa di immigrazione e assiste coloro che scappano dalla violenza e dalla miseria è stato anche il protagonista del documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi, che nel febbraio 2016 ha vinto l'Orso d'oro al festival di Berlino. Bartolo appena arrivato a Casale, ha fatto ha reso omaggio a don Giuseppe Diana, visitando la sua tomba nel cimitero di Casal di Principe, accompagnato da Augusto di Meo, testimone oculare del delitto del sacerdote casalese, e da Salvatore Cuoci, del Comitato don Peppe Diana.
Servizio di Raffaele Sardo