Caso Terna. Comitati e associazioni chiedono maggiore sostegno al sindaco che risponde: 'Stiamo facendo il possibile'

9:45:37 1488 stampa questo articolo

"Stiamo facendo il possibile per tutelare la salute dei cittadini". Così il sindaco Fausto Pepe che, nel pomeriggio di ieri, ha partecipato all'assemblea pubblica relativa al caso-Terna che si è tenuta nei locali dell'ex scuola in contrada S.Vitale a Benevento. Presenti, oltre al primo cittadino, i rappresentanti dei comitati delle contrade Pantano e S.Vitale oltre ai membri di Altrabenevento e Anta che hanno coordinato l'assemblea. Qualche frizione iniziale, con i rappresentanti dei comitati che hanno chiesto a Pepe maggiore tutela e vigilanza "perchè Terna sta facendo quello che vuole non rispettando parametri e limiti". Le associazioni ed i comitati hanno inoltre notificato al sindaco che i lavori del cavidotto nei pressi della pista ciclabile sono ripresi nonostante le ordinanze imposte proprio dal Comune di Benevento. Ma non solo: l'allarme riguarda l'inquinamento elettromagnetico ricordando al sindaco che il percorso iniziale è stato modificato senza nessuna richiesta.
"Dall' assemblea dei cittadini contro l'inquinamento elettromagnetico - ha aggiunto Gabriele Corona di Altrabenevento - emerge che i grandi speculatori che assaltano questo territorio per le cosiddette necessità energetiche (installatori di pale eoliche, trivellatori a caccia di petrolio, costruttori di centrale sotterranee) trovano in Terna, società pubblica, grande sostegno". Da alcuni mesi i nostri comitati e associazioni hanno intrapreso azioni di contrasto alle opere - elettrodotti, cavidotti e stazione elettrica Benevento 3 - che la Terna sta realizzando sul territorio di Benevento compreso tra le Contrade Pino-Ciancelle e la Contrada Corvacchini: "Domenica 29 giugno la società Terna - ha spiegato Altrabenevento - a totale capitale pubblico,ha messo in esercizio un elettrodotto ad alta tensione (380.000 Volt) dalla Puglia a Benevento utilizzando 39 tralicci già esistenti anziché nuovi sostegni come previsto dal progetto autorizzato dal Ministero. Terna ha quindi arbitrariamente modificato il percorso di tale elettrodotto che, secondo le norme vigenti, avrebbe dovuto prevedere le fasce di rispetto a protezione della popolazione dall'inquinamento elettromagnetico. Tutte le abitazioni che sono situate nella fascia di almeno 53 metri per lato dai vecchi tralicci sono pertanto esposte all'inquinamento dei campi elettromagnetici e lo rimarranno per diversi anni perché la Terna ha ammesso di recente che l’elettrodotto potenziato con nuovi cavi su vecchi sostegni rimarrà in funzione fin quando non sarà realizzata la nuova stazione elettrica prevista alla Contrada La Francesca che non è stata però neppure autorizzata. Tale situazione, che coinvolge almeno cento abitazioni e luoghi di lavoro, non può essere tollerata perché incide inevitabilmente sulla salute dei cittadini residenti lungo l'elettrodotto, contrariamente a quanto previsto dalle leggi di tutela dall’inquinamento elettromagnetico".
Intanto la questione Terna nel Sannio arriva in Parlamento. La deputata di Forza Italia, Pina Castiello, ha presentato un'interrogazione ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, pubblicata agli atti della seduta del 16 luglio della Camera dei Deputati.



Articolo di Ambiente / Commenti