Castelvenere. Il 9 ottobre si ricorda l’eccidio nazista alla contrada Foresta

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Castelvenere ricorda i tre contadini barbaramente uccisi il 9 ottobre 1943 dai soldati nazisti alla contrada Foresta. In programma giovedì 9 ottobre alle 10, nello spazio antistante la chiesa di Santa Maria della Foresta, una cerimonia a cui parteciperà anche il Prefetto di Benevento, Paola Galeone, durante la quale sarà benedetta una lapide a ricordo di una strage per tanti anni dimenticata. Quella del 9 ottobre 1943 fu una delle giornate di guerra più intense sul suolo della provincia di Benevento, con le truppe della 45° Divisione dell'esercito americano dirette verso la vetta del monte Acero, per preparare l'assalto al fiume Volturno, lungo il quale i tedeschi avevano predisposto la prima ferrea linea di difesa per ostacolare la risalita delle truppe alleate verso Roma. In contrada Foresta, alcuni contadini furono scoperti in un fienile, dove, secondo le ricostruzioni orali, uno di loro aveva nascosto due fucili. Gli uomini delle SS aprirono il fuoco sugli inermi civili, colpendo a morte il castelvenerese Giuseppe Sagnella, di 26 anni e il laurentino Giovanni Parente, di 36 anni. Morì poche ore dopo il castelvenerese Giovanni Sagnella, di 31 anni.
La cerimonia sarà anche l'occasione per ricordare un altro episodio accaduto sempre alla contrada Foresta, in cui perse la vita la giovane donna Fiorina Lavorgna, di anni 26 anni, con il suo piccolo figlio Luigi Sagnella, di 3 anni, che spirò qualche giorno dopo.
La cerimonia di commemorazione, a cui parteciperanno anche gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Castelvenere, si aprirà con i saluti dei sindaci Alessandro Di Santo di Castelvenere e Antimo Lavorgna di San Lorenzello e della dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo 'San Giovanni Bosco', Maria Ester Riccitelli. A seguire la testimonianza dello storico locale Emilio Bove, che traccerà un ricordo di un'altra pagina triste scritta dai nazisti in terra sannita, la strage di Faicchio dove vennero uccisi quattro ragazzi. Il momento finale sarà dedicato alle conclusioni del Prefetto e alla benedizione della lapide da parte del parroco castelvenerese don Filippo Figliola.
“Con questa cerimonia e la lapide commemorativa – ha dichiarato il sindaco Di Santo - rappresentano il giusto tributo della comunità alle vittime di quelle tragiche giornate di guerra dell'autunno 1943. Una guerra che arrivò fin nelle nostra campagne, con Castelvenere che pagò un prezzo altissimo, contando tra eccidi, esecuzioni sommarie, vittime dei cannoneggiamenti e dei bombardamenti aerei, quattordici vittime civili. Tra queste i tre contadini mitragliati dalle truppe naziste. Una strage per tanto tempo dimenticata, che sarà ricordata grazie ad una lapide che testimonierà per sempre le brutte pagine della guerra vissute dalle generazioni che ci hanno preceduto”.



Articolo di Valle Telesina / Commenti