Caturano (Unimpresa) denuncia situazione di degrado e abbandono dell'Istituto Agrario di Benevento

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“Grave situazione di degrado all’Istituto Agrario di Benevento Galileo-Vetrone. Un fiore all’occhiello del panorama scolastico sannita finito nel più completo abbandono, frutto di un’incuria e di un declino inesorabili”. Questa la denuncia del presidente di Unimpresa Avellino-Benevento Ignazio Catauro. 

“Oggi l’istituto scolastico, un tempo uno dei più prestigiosi dell’intera provincia di Benevento, vive in un totale stato di abbandono e degrado: rifiuti pericolosi, industriali, calcinacci, assenza di barriere di protezioni, abbandonati negli accessi e negli spazi di pertinenza scolastica.

Questo è ciò che i giovani studenti dell’Istituto Agrario di Benevento - oramai in verità veramente pochi - devono sorbirsi ogni mattina prima di entrare in classe per le consuete lezioni didattiche. Una situazione preoccupante soprattutto dal punto della sicurezza, infatti vere e proprie discariche a cielo aperto, lungo il percorso che gli studenti devono coprire per raggiungere gli spazi didattici, crea preoccupazione per la stessa incolumità fisica dei giovani, per gli operatori e gli utenti".

Un grido di allarme viene dunque lanciato da Catauro che ricorda l’importanza di un Istituto Tecnico di Istruzione nel campo dell’agrotecnica e dell’agroindustria sul nostro territorio.

“La provincia di Benevento con circa la metà delle aziende iscritte alla Camera di Commercio appartenenti al settore agricolo, rappresenta la provincia più agricola d’Italia. Nonostante ciò l’Istituto Agrario Galilei-Vetrone di Benevento è l’unico in tutta Italia a perdere iscritti, funzioni e prestigio, mentre gli istituti agrari delle province confinanti aumentano il numero di studenti adeguando i percorsi di studi, modernizzando le loro strutture organizzative e didattiche - dichiara il Presidente di Unimpresa - Il Galilei-Vetrone, con l’attuale dirigenza scolastica, non fa che perdere studenti e appeal sul territorio, relegando un importante segmento dell’istruzione provinciale ad un ruolo marginale ed insufficiente per promuovere le tematiche economiche e di sviluppo nel settore agricolo ed agroalimentare che, ricordiamo, contribuisce per oltre il 70% del PIL provinciale dell’intero comparto produttivo.”



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