Cava di Durazzano. L'8 luglio udienza in Consiglio di Stato. Abbatiello: 'Siamo fiduciosi'

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Domani, 8 luglio, si terrà l’udienza al Consiglio di Stato sulla vicenda della cava di località Fossa delle Nevi a Durazzano. Nell’occasione si discuterà dell'istanza cautelare avanzata dalla Moccia Spa in relazione alla cava estrattiva del paese caudino. Lo scorso marzo il Tar aveva annullato la delibera della Giunta regionale della Campania (n.775/2012) relativa al "piano regionale delle attività estrattive" ed aveva anche annullato la delibera relativa all’individuazione del comparto estrattivo in località Fossa delle Nevi a Durazzano, condannando la Regione al pagamento delle spese per circa 2mila euro oltre che al rimborso del contributo unificato anticipato. Domani il Consiglio di Stato dovrà esprimersi sull’efficacia o meno della sentenza di 1° grado del Tar. “Si tratta di un momento importante per la battaglia che da mesi portiamo avanti per la difesa del territorio di Durazzano – ha commentato a IlQuaderno.it Antonia Abbatiello, dell’Associazione ‘Viviamo Durazzano -. Oltre all’associazione di cui sono parte si sono costituiti al Consiglio di Stato anche Benevento Bene Comune ed il Comune di Arienzo, mentre un contributo economico ci è stato elargito anche dal Comitato Fuochi di S. Maria a Vico. Mi sento anche di ringraziare Don Michele Meccariello per il sostegno morale ed economico che ci sta dando e a tutti i durazzanesi e non che hanno dato un contributo economico contribuendo alla causa”. Si tratta di un momento importante nell’iter giuridico della vicenda della cava secondo Antonia Abbatiello poiché il giudizio cautelare potrebbe essere lo specchio anche del giudizio di merito. “Noi siamo fiduciosi e convinti che il Consiglio di Stato non accoglierà la sospensiva. Inoltre – ha continuato Abbatiello – la nostra linea difensiva sarà la stessa di quella messa in campo per il giudizio di 1° grado che ci ha visti vittoriosi”. La Abbatiello ha smontato anche la tesi della Moccia Spa relativa al danno occupazionale che le sarebbe procurato. “La Moccia ha a disposizione del materiale stoccato in alcuni cementifici su cui ha avuto una proroga ed ha altre cave su sui attingere materiale, per cui quella di Durazzano non è vincolante per i livelli occupazionali del calcificio di Montesarchio”. Bisognerà ora attendere la decisione del Consiglio di Stato per capire che strada sarà intrapresa nella vicenda della cava di Durazzano.

Nella Melenzio



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