Censimento "I Luoghi del Cuore" FAI 2016: Il Ponte delle Chianche di Buonalbergo

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Ponte delle Chianche Ponte delle Chianche

Il Ponte delle Chianche (costruito nel II sec. d.C.), è una imponente struttura di epoca romano-imperiale della Via Traiana ubicato nel territorio del Comune di Buonalbergo.

Si è conclusa il 30 novembre scorso l’ottava edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in partnership con Intesa Sanpaolo SpA, e rivolto a tutti i cittadini, italiani e stranieri, affinché segnalino i tesori italiani abbandonati che necessitano di attenzione.

A Buonalbergo è stato costituito ad hoc il Comitato “Salviamo il Ponte delle Chianche”, promosso da un gruppo di Associazioni locali quali "Gruppo Teatrale di Buonalbergo", "Sud Francigena", "Naturalmente" e "ItaliAccessibile - Circolo del Sannio Associazione L'Ancora", con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica locale e di promuovere la conoscenza, a livello nazionale ed internazionale, di questo importantissimo monumento che si trova in completo abbandono e versa in uno stato di degrado sempre più accentuato tanto da farne temere la perdita.

Il Ponte delle Chianche (costruito nel II sec. d.C.), è una imponente struttura di epoca romano-imperiale della Via Traiana ubicato nel territorio del Comune di Buonalbergo, e così denominato in virtù del selciato costituito da grossi blocchi di pietra calcarea con una faccia piana che ne costituisce il piano stradale (dette “chianche”).  Essendo uno dei pochi ponti romani al mondo conservato senza rifacimenti medievali e moderni, è un preziosissimo bene storico-culturale di interesse nazionale, oltre ad essere parte del moderno percorso di pellegrinaggio denominato Via Francigena del Sud che, ogni anno, attira migliaia di pellegrini da tutto il mondo assumendo così un rinnovato e sempre più profondo valore.

Anni di incuria, di disinteresse, continue depredazioni, infine l’alluvione dello scorso anno e le piogge degli ultimi mesi, sembrano voler decretare la fine di questo “documento” della via Traiana, unico superstite di una serie di ponti di analoga tipologia che un tempo costellavano il tracciato di questa importantissima “autostrada” dell’Antichità.

Piccoli interventi di sistemazione idraulica realizzati all’inizio degli anni 2000, volti ad allontanare il corso del torrente Santo Spirito -che dopo secoli di modificazioni della morfologia del territorio, scorre parallelo al ponte stesso- sono stati vanificati dall'alluvione del 15 ottobre 2015 che ne ha nuovamente cambiato il percorso tornando ad insistere sulla parte strutturalmente più fragile. Inoltre il fiume ingrossato, trasportando enormi massi, ha causato ulteriori crolli tanto che Luigina Tomay, allora funzionaria della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Benevento, segnalò la situazione al Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) parlando di "danni ingenti". Ad oggi i danni sono aumentati in maniera esponenziale facendo temere anche un eventuale "rischio crollo" che comporterebbe la necessità, da parte dell'Amministrazione locale, di interdire l'area.
L’inserimento del Monumento tra i "Luoghi del cuore" del FAI è, dunque, il tentativo di svegliare l’interesse delle Autorità preposte alla tutela dei beni culturali (Soprintendenza, Ministero) e di attirare l’attenzione da parte del Fondo Ambiente Italiano perché affianchi la Comunità locale e l’Amministrazione nel reperire risorse per la sua messa in sicurezza e per lo studio, e magari addivenire, nel medio termine, ad un vero e proprio restauro conservativo.

Il Comitato oggi, "ringrazia gli 880 firmatari (molti dei quali sono pellegrini della Via Francigena) per aver contribuito alla causa, e anche se questo numero non ci consente di poter accedere ai finanziamenti FAI per il 2016, siamo contenti di aver alzato il livello dell'attenzione sul sito". Il Comitato, inoltre, ha espresso, "il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno dato solidarietà a questa importante causa, in modo particolare Delegazione FAI di Benevento, AIPIN Campania e Legambiente Campania, che si sono resi disponibili a promuovere la conoscenza del monumento e ad affiancarci in questa causa. Siamo pronti a ripartire per la raccolta firme del Censimento FAI 2017, con la speranza, questa volta, di arrivare in vetta alla classifica".



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