Centrale idroelettrica Campolattaro. Sostegno a Repower dagli industriali, Altrabenevento alza la guardia

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La diga di CampolattaroLa diga di Campolattaro

N.S. - Da una parte l'entusiasmo del direttore generale 'Repower Italia' per la realizzazione della centrale idroelettrica sotterranea nei pressi della diga di Campolattaro, dall'altra i dubbi e le perplessità di Altrabenevento divulgati ai presenti in un volantino consegnato all'entrata del teatro De Simone. Un concetto ribadito più volte da parte del trio Corona-Sandrucci-Fioretti, e motivato in diverse circostanze ed appuntamenti con la stampa. Non è dello stesso avviso, ovviamente, Fabio Bocchiola che, nel suo intervento sul palco del De Simone alla presenza di Squinzi, ha esposto ai presenti numeri e ambizioni della megacentrale che dovrebbe sorgere nell'area della diga. Come già trattato da 'Il Quaderno.it',, Bocchiola ieri ha riportato alla platea presente il progetto: 12 km di gallerie sotterranee per dare la possibilità di collegamento alla centrale idroelettrica. Un progetto fortemente voluto dalla Provincia di Benevento e, parole di ieri del presidente provinciale Biagio Mataluni, che troverà "presentissima" Confindustria Benevento.
Nel volantino, anche Altrabenevento taglia corto: "La società svizzera - si legge - ha previsto di costruire a 450 metri di profondità una struttura grande quanto un palazzetto dello sport (90 metri per 45 metri per 50 metri di altezza) che dovrebbe pompare l'acqua della diga di Campolattaro con una condotta sotterranea di 8 km fino ad un laghetto artificiale a mille metri di altitudine tra Morcone e Pontelandolfo. Tutto ciò sarebbe solo un'operazione di tipo economico perchè Rec - Repower acquisterebbe l'energia elettrica di notte ad un prezzo bassissimo per rivenderla il giorno seguente ad un prezzo molto più alto con la conseguenza che quel territorio di grande interesse ambientale, paesaggistico e storico sarà devastato dalla realizzazione di enormi trafori e gallerie per costruire opere e impianti, peraltro su una faglia sismica attiva come hanno dimostrato i recenti terremoti in Molise e Campania". Nel volantino di Altrabenevento spazio anche all'altra grande problematica che interessa da vicino il beneventano, vale a dire la realizzazione della stazione elettrica Benevento III che la società Terna ha in mente in contrada La Francesca. Una situazione ben nota con il Comune di Benevento che, dopo l'impasse iniziale, proprio su sollecitazione di Altrabenevento, è intervenuto anche perchè Terna ha messo in esercizio l'elettrodotto ad alta tensione (il Benevento-Troia) utilizzando nel territorio della città sannita, tralicci già esistenti senza costruire i nuovi sostegni smantellando i vecchi, così come illustrato nel progetto iniziale: "Terna ha arbitrariamente modificato il percorso di tale elettrodotto - ha puntualizzato Altrabenevento - che, secondo legge, non avrebbe dovuto prevedere abitazioni in una fascia di almeno 53 metri per entrambi i lari dei tralicci. La modifica comporta l'esposizione ad inquinamento elettromagnetico di almeno cento abitazioni". Ed ecco il legame tra Terna e Repower, secondo Altrabenevento: "Perchè tale opera assume per Terna un valore tanto prioritario da determinare arbitrarie modifiche al progetto?". C'è dunque, per l'associazione ambientalista, la finalità e la volontà di collegare le due opere.
G.V.



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