Centro d'accoglienza per immigrati di Airola: al via la mostra di presepi in miniatura

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Presepe migrantiPresepe migranti

Continua l'opera di sensibilizzazione ed integrazione dei cittadini stranieri ad opera del centro d'accoglienza di Airola: a Natale esposizione dei presepi in miniatura.

Dopo la realizzazione, lo scorso ottobre, della croce in legno assemblata con materiali provenienti dai barconi dei tanti profughi morti e dispersi in mare e donata a monsignor Domenico Battaglia, i cittadini stranieri del centro d'accoglienza di Airola tornano ad essere protagonisti di un momento di riflessione ed interscambio religioso e culturale. Ancora una volta, straordinaria è stata la partecipazione degli immigrati ad un progetto, quale quello della realizzazione dei presepi in miniatura, fortemente voluto dalla dirigente Maria Stella Battista, da don Liberato Maglione, dal direttore dell’IPM Antonio Di Lauro e dal sindaco di Airola, Michele Napoletano. Fondamentale l'apporto delle volontarie, le professoresse Carmela Ferraro, Angela Perone e Beatrice Salegna e della docente referente del progetto, Carmen Lombardi.

Tra le riproduzioni presepiali, costruite con una molteplicità di materiali quali legno, terracotta e ceramica e che raccontano di un Natale intriso di spiritualità, anche la riproduzione della Natività nera sotto la Porta D’Europa, scultura dell'artista Mimmo Paladino che simboleggia l’accoglienza di Lampedusa a donne e uomini che vengono dal mare, nonché il manufatto rappresentativo della Sacra Famiglia in un barcone che salva un migrante.

Elaborati che saranno visibili fino a metà Gennaio all'interno della struttura dell'ex mattatoio comunale di Airola, dove è situato il centro d'accoglienza: “La realizzazione dei presepi in miniatura, per mano degli immigrati, è stato motivo di approfondimento circa la straordinaria ricchezza sociale e culturale dei popoli - ha dichiarato la referente Lombardi - ma non solo: è stata soprattutto l'occasione per accrescere il sentimento di fraternità ed integrazione e condividere un messaggio di unione che prende vita dalla nostra realtà cittadina per abbracciare tutti i popoli del mondo”.

Non possono non colpire, in tal senso, i tre classici “Siddharta” di Herman Hesse, “Viaggio di sola andata” di Erri De Luca e “Bibbia e Corano a Lampedusa” di Arnoldo Mosca. Testi considerati dai docenti del centro quali guide di supporto spirituale nel percorso di integrazione dei migranti in una nuova realtà .

Obiettivo questo alla base del lavoro che tutti i giorni viene fatto dalla struttura airolana per gli oltre seimila immigrati regolari dell’ambito B2, ossia quello della provincia di Benevento: uno sforzo che intende andare ben oltre la mera accoglienza mirando ad offrire ampio sostegno, dall'informazione alla consulenza, ai servizi socio assistenziali, all’istruzione ed al lavoro.



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