Cerreto si ferma per salutare Concetta. Don Mimmo: "Dolore non puo' negare la speranza"

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Funerali 15enne a Cerreto S.Funerali 15enne a Cerreto S.

Decine e decine i giovani presenti, applauso e palloncini bianchi per l'addio alla 15enne tragicamente scomparsa in un incidente stradale.

“Sei la nostra sorellina”, “la nostra CR13”, “la tua presenza resterà”. È iniziato così l’ultimo saluto a Concetta, rivoltole dagli amici di sempre, i compagni di scuola dell'Industriale di San Salvatore Telesino – frequentava l'indirizzo moda – e le compagne di squadra – giocava a calcio, ruolo difensore – in una Cattedrale che faticava a contenere le tantissime persone presenti (decine e decine i giovani). La 15enne originaria di Cerreto Sannita è drammaticamente scomparsa in un in incidente d’auto avvenuto domenica scorsa, poco dopo le 12.00 a Dugenta, in via Cantalupi. Feriti anche gli altri tre occupanti della vettura, tra i quali anche una 17enne di Limatola tutt’ora ricoverata a Caserta. 

Solo ieri, l’esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore Marilia Capitanio, eseguito dal dottor Antonio Palmieri, al quale ha assistito anche il consulente indicato dalla famiglia del 20enne di Dugenta (indagato) che era alla guida della Fiat Panda poi schiantatasi, la dottoressa Teresa Suero. Stamani, il trasferimento della salma nella Cattedrale di Cerreto Sannita, a presiedere il rito funebre – presenti il sindaco di Cerreto, Giovanni Parente e di Dugenta, Clemente Di Cerbo – il vescovo della diocesi telesina, don Mimmo Battaglia.

Ad accompagnare l’omelia, due canzoni: “La terra degli uomini” di Jovanotti e “Una finestra tra le stelle” di Annalisa, la canzone preferita di Concetta. “È un momento difficile – ha detto don Mimmo Battaglia – ma siamo chiamati a vivere e non a scappare dal dolore. Siamo chiamati a viverlo come ultimo atto d’amore” .

“La morte non è la fine di tutto – ha proseguito il vescovo – anche se fa male molto male”, poi rivolgendosi ai genitori della 15enne (Giuseppe e Rosa) e ai fratelli (Mario e Antonio),  ha pronunciato parole di conforto e vicinanza prima di chiedere: “cosa possiamo fare per voi? Cosa la comunità può fare”. Parole che sintetizzano l’animo di un intero centro sconvolto da questo tragico avvenimento.

Più volte, don Mimmo Battaglia si è rivolto direttamente a Concetta, alle sue passioni, al suo amore per la vita: “Non credo che tu ci abbia lasciati senza insegnamenti. Ci hai educato a vivere fino all’ultimo, a non sciupare questi anni. È vero, non si può morire a 15 anni. Questo, però, deve farci capire che è importante non fermarsi, toccare la vita. Il rancore sporca le lacrime. Dal cielo prega per i tuoi amici affinché il signore semini nella loro rabbia il senso della pace, il coraggio della speranza, la finezza della tolleranza E amino la vita, vivendola senza arrendersi mai. Solo in questo modo, anche il dolore più assurdo non potrà mai negare la speranza”.

Al termine della cerimonia funebre, il lancio di palloncini bianchi ed un applauso scosciante e commovente di chi ha voluto dire ancora una volta dire: Ciao Concetta, anche se noi restiamo qui, “nel mezzo nella terra degli uomini, dove suona la musica, l'amicizia si genera. Dove tutto è possibile, dove un sogno si popola, la chitarra sia elettrica e risuona gli armonici. Dove ridono i salici, dove piangono i comici e la forza si amplifica ed il sangue si mescola. E l'amore è una trappola mica sempre però qualche volta ti libera e ti senti una favola e ti sembra che tutta la vita non è solamente retorica ma sostanza purissima che ti nutre le cellule e ti fa venir voglia di vivere fino all'ultimo attimo”.

Michele Palmieri



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