CGIL contro Mastella. Lettera aperta di Galdiero al sindaco

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Rosita Galdiero, CgilRosita Galdiero, Cgil

Il segretario della Cgil di Benevento, Rosita Galdiero, che in sede di approvazione del dissesto da parte del Consiglio Comunale si era resa protagonista di una animata invettiva contro l'Amministrazione, rea di abbandonare i lavoratori in difficoltà (vedi caso AMTS), ha inviato inviato una lettera aperta al sindaco Clemente Mastella.

Nella lettera Galdiero sottolinea come "La CGIL di Benevento ribadisce con forza e determinazione la propria netta contrarietà alla dichiarazione di dissesto del comune di Benevento, che getta la nostra città nel baratro più totale" ed accusando Mastella di non essere nuovo alle dichiarazioni di dissesto, dato che "dichiarò il suo primo nel 1993 nel Comune di Ceppaloni, mettendolo in ginocchio".

Galdiero ritiene che con la dichiarazione di dissesto di Benevento "si condannano pensionati, cittadini, lavoratori, giovani, precari, a non avere una prospettiva, a non avere un futuro, a non avere uno sbocco lavorativo. Il fallimento della città ha conseguenze dirette sui lavoratori, ma anche sui pensionati e i cittadini tutti: si comprime la possibilità di erogare i servizi minimi essenziali e vi sono forti ricadute negative sui livelli occupazionali".

Qui la sindacalista porta alcuni esempi, come i lavoratori della mensa, "che con il dissesto non recupereranno le retribuzioni maturate e non corrisposte", i 98 lavoratori della AMTS, i lavoratori delle affissioni, "ai quali è stato negata l'apertura delle buste di un bando di gara espletato che avrebbe dovuto consegnare loro una stabilità lavorativa, dopo tante battaglie e dopo tanta precarietà". Galdiero insiste ancora che verrebbero meno "le risorse da destinare al settore politiche sociali, per far fronte alla povertà di tante famiglie beneventane" e cita infine i lavoratori ASU "che oggi non hanno più alcun sostegno al reddito".

Isomma, per il segretario della CGIL di Beneveno, Mastella aveva preso impegni precisi in campagna elettorale per risolvere questi problemi, promettendo ad esempio il centro cottura a Capodimonte, chiamate al lavoro attraverso i voucher e stabilizzazioni lavorative, "ma ad elezione avvenuta" - accusa - "si è disinteressato tanto è che non ha mai convocato i sindacati confederali per fare il punto sulle questioni del lavoro e sulle vertenze più delicate e complicate, nonostante le specifiche richieste".

Galdiero accusa Mastella di "non voler governare la città", non rilevando nè programmazione né progettualità per rilanciare l'occupazione ed il lavoro, "tema mai toccato, neanche per sbaglio, in campagna elettorale. Riesce a farsi bocciare l'unico progetto presentato, quello da 18 milioni di Euro per la riqualificazione delle periferie, per non averlo predisposto nel rispetto di quanto richiesto dalle linee guida, con il risultato di far collocare Benevento al posto 120 nella graduatoria dei comuni aspiranti".

Galdiero incalza inoltre il sindaco sul Progetto della Regione di 30 milioni di euro da destinare alle lavoratrici ed ai lavoratori che non hanno alcuna forma di sostegno al reddito "al quale il Comune avrebbe dovuto partecipare, e che abbiamo sollecitato" e di cui chiede conto per sapere se sia stato accolto e se arriveranno quindi risorse sul territorio.

"Ecco, Onorevole illustrissimo" - affonda la Galdiero - "la CGIL continuerà a fare la propria parte, a svolgere il proprio ruolo, quello della contrattazione, chiedendo sempre conto delle scelte che Lei metterà in campo, non rassegnandosi mai, provando, giorno dopo giorno, a contrastare e sovvertire le politiche scellerate e a restituire dignità ai cittadini, alle lavoratrici, ai lavoratori, ai precari, ai giovani.
Sì dignità, Onorevole, quella che lei non ha avuto quando, anziché misurarsi con le difficoltà della città e quindi dei cittadini comuni, ha preferito la strada più semplice, quella del fallimento della nostra Benevento".

"I Sanniti" - conclude - "non avranno memoria corta e la ricorderanno come l'uomo che anziché dare prospettiva e futuro alla città di Benevento, così come da Lei promesso in campagna elettorale, ha dichiarato il fallimento di una città, di un popolo".

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