Chiusura parziale delle poste a Tocco Caudio. Mignone:"scellerata decisione"

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Alfredo Mignone, presidente provinciale dell’Anp-Cia si schiera contro la chiusura parziale dell’ufficio postale di Tocco Caudio. In una nota infatti, l’esponente dell’Associazione Nazionale Pensionati della Cia esplica tutti i problemi connessi a tale decisione.

“La chiusura parziale dell’ufficio postale di Tocco Caudio deve essere assolutamente evitata in quanto rappresenterebbe un grave danno sociale ed economico per tutta la comunità tocchese. Una comunità, già disagiata per quanto riguarda alcune necessità, verrebbe privata di un servizio pressoché essenziale creando forti disagi in particolare alla sempre più numerosa popolazione anziana”.

Così Alfredo Mignone, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Pensionati della Cia che critica duramente il provvedimento.

“In questi anni – continua – le amministrazioni di Poste Italiane hanno obiettivamente trascurato i servizi postali nella zone montane e ora, sulla scorta di considerazioni soltanto economiche, dispongono la chiusura parziale dell’ufficio. Riteniamo che ci si debba opporre a questo tipo di logiche basate soltanto su calcoli di convenienza economica, facendo prevalere le motivazioni di utilità pubblica e di servizi rivolti alla collettività”.

“A farne le spese – precisa – saranno come sempre i cittadini, primi fra tutti i pensionati, i quali si rivolgono a Poste Italiane non solo per il pagamento delle utenze di casa, ma prima ancora e soprattutto per incassare la pensione: ora saranno costretti a spostarsi di molti chilometri per svolgere tali sevizi, fatto gravissimo visto che Tocco Caudio non è servito da mezzi pubblici e ha un territorio vastissimo dove è collocata la stragrande popolazione anziana. Tutto questo non ci sembra coincida con quanto auspicato dai vari Dirigenti di Poste Italiane che hanno fatto sempre intendere di voler rendere gli sportelli uno strumento delle stesse amministrazioni comunali, un posto a cui rivolgersi per ottenere certificati e servizi che i comuni stessi non possono più garantire perché eccessivamente gravati dai continui tagli”.

“Noi – conclude Mignone – ci muoveremo accanto ai cittadini ed all’Amministrazione comunale, che ringraziamo per l’atto deliberativo di Giunta, per evitare l’ennesimo impoverimento di questa parte del Sannio e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie ad evitare l’attuazione di questa scellerata decisione”. 



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