Cinque anni di L@P Asilo31, "Una palestra di democrazia permanente"

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Mutualità, azioni sociali, barricate e lotte a favore dei più deboli, ora il rilancio, con l’apertura di un Caf, di una scuola d’italiano per migranti e lo sportello dei diritti. Sono alcune delle iniziative messe in moto in questi giorni dal L@p Asilo31 e presentate nel corso della conferenza stampa di ieri.

Il L@p Asilo ha compiuto 5 anni. Era il 31 agosto 2010 quando fu occupato l’Asilo di via Torre della Catena. Ieri è stato dunque non il giorno dello sgombero, ma quello del rilancio e della presentazione di alcune nuove attività che animeranno il centro sociale. A spiegarlo in una conferenza stampa, nell’open day, i due attivisti Pasquale Basile e Alessandro Tucci. Proprio a Basile, ilquaderno.it ha rivolto alcune domande anche sul futuro politico della città.

Cinque anni di barricate da parte dell’Asilo, di opposizione ‘consapevole’, hanno aperto spazi di rottura e di crescita importante in uno dei quartieri più popolari della città.

“Si, potremmo definire oggi, il L@p Asilo 31, una palestra di democrazia permanente che propone un'alternativa reale, quotidiana al modello di città costruito sui profitti di gruppi di interesse specifici”.

Avete creato un modello di società non verticistico ma orizzontale e dal basso. Come è stato accolto dal quartiere?

“Il doposcuola popolare è una concreta azione che risponde a un bisogno reale. Sono state le pratiche sociali e di mutualismo che ci hanno permesso di acquistare una legittimità sociale enorme”.

Cioè?

“Anziché proclamarla, l'alternativa, l'abbiamo praticata quotidianamente e la risposta del quartiere non poteva che essere positiva”.

Il ‘Movimento di Lotta per la Casa’ per mesi si è battuto al vostro fianco per gli spazi sociali, come d'altronde l'Atletico Brigante. Avete messo un punto, ora c'è da costruire?

“Si, innanzi tutto almeno stando agli ultimi accordi, a giorni dovrebbe essere licenziato il primo atto deliberativo che riconosce in un certo senso il valore di queste attività e degli spazi sociali. Andremo poi a verificare al comune se l'atto è stato preparato quindi se si rispetteranno gli accordi. Questa rete di realtà – continua Basile - ha raggiunto un'importante traguardo, ora il passo in avanti deve essere un patto sociale tra queste realtà.

Patto sociale che attraverso una grande battaglia per il reddito e per l'accesso a forme di reddito indirette, riesca a costruire un movimento unitario tra i migranti ospitati in città e i precari del capoluogo sannita, contro chi invece soffia sul fuoco della discriminazione e della guerra al più povero, solo – precisa – per meri calcoli elettorali. La solidarietà tra pari e il mutualismo sociale, ora nel 2015, servono non solo a ricostruire legami di classe ma anche per costruire un'alleanza unitaria tra migranti e cittadini”.

Elezioni. Nel 2016 ci sarà rinnovo del Consiglio comunale. A destra e a sinistra grandi manovre, M5S primo partito in città come espressione di un dissenso ‘reale’. Avete intenzione di intercettarlo, questo dissenso? Proporrete una lista?

“Ci stiamo interrogando sulle prossime elezioni e su un tentativo di incursione istituzionale, ma oggi è tutto subordinato alla nascita di un progetto collettivo e alternativo al modello di città che viviamo. Se ci saranno le condizioni per costruire un percorso condiviso con le tante anime che vogliono costruire un'alternativa reale, allora potremmo anche pensare ad un nostro contributo fattivo.

Quello che è certo – dice Basile – è che riteniamo prioritaria la costruzione di un progetto condiviso di alternativa, non una nostra candidatura. Su questo, dovrebbero interrogarsi le tante anime che parlano di cambiamento ma stentano a costruirlo nella quotidianità. Se si vuole essere primo partito o coalizione? Alle comunali bisogna confrontarsi con chi ha radicamento sul territorio altrimenti si lasca la città ai gruppi di potere che in maniera traversale ne determinano il bello e il cattivo tempo da decenni e decenni”.

Eolico, trivellazioni, tav, raddoppio della telesina, progetti ‘invasivi’ o di sviluppo? Alcuni stanno per partire, ma dimenticato dal dibattito pubblico, è il tema della bonifica di siti che sono serviti negli anni ad affrontare l'emergenza rifiuti in Campania. In tutto questo l'Asilo che strada intende intraprendere?

Siamo stati in prima linea sulla costruzione di un'opposizione sociale alla ‘turbogas’ combattendo quasi in maniera solitaria. Lo abbiamo fatto anche con la battaglia no triv, ma credo che chi si batte per i diritti sociali, oggi debba per forza porre al centro della propria agenda politica il tema della difesa del territorio. Perchè la difesa dei diritti passa anche e soprattutto per la necessità di un territorio costruito sui bisogni e sui quei diritti che noni rivendichiamo.

L’aggressione speculativa dei territori, da parte dei gruppi di potere che intendono ottenere profitti, è la stessa di chi cementifica la città costruendo case per speculare lasciando in strada centinaia di famiglie. I diritti sociali sono parte integrante di una battaglia complessiva per quello che io chiamo, diritto al territorio, ovvero, riacquistare la capacità e il potere di decisione, uno spazio vitale nella propria città, in funzione dei bisogni dei cittadini e delle loro potenzialità non sugli interessi.

Ripeto, non bisogna lasciare spazi in mano a quei gruppi di potere, che con il placet di chi ha amministrato, ha speculato e sfruttato: pensiamo alla zona industriale dell'allora centro destra, alle aziende, ai poli calzaturieri durati due anni alle opere pubbliche costruite per spendere i soldi del Più Europa e giungere infine ai centri commerciali”.

Stamani intanto, gli attivisti saliranno a Palazzo Mosti, per verificare se gli impegni presi a favore della stesura di un atto deliberativo che consegni gli spazi sociali a chi si impegna all’interno del tessuto sociale cittadini.

Proprio in questo senso, va letta, l’apertura del corso d’italiano per stranieri, dello sportello dei diritti, del Caf, dell’avvio di alcune attività dedicate alla terza età, dall’alfabetizzazione al computer fino ad attività ricreative, la palestra popolare, un corso di teatro di strada, un laboratorio di circo e giocoleria per bambini, oltre che un laboratorio di composizione e musica rap con uno studio di registrazione gratuito per gruppi emergenti ed un corso di pianoforte per bambini con disabilità.

Michele Palmieri



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